La premier a Bruxelles: "Posizioni della Lega sull'Ucraina non mi preoccupano, nostra linea è chiara". La presidente della commissione Ue: "Servono corridoi umanitari"

Oggi Consiglio Europeo: i leader dei governi Ue affrontano a Bruxelles diversi temi con un focus su migranti e guerra in Ucraina. “Ci sono stati passi in avanti nel dossier migranti, aggiornato da una relazione della presidente della Commissione, che racconterà passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio. Io posso dire che sono soddisfatta dalla bozza di conclusioni, dell’ultima versione che sta girando, che chiede alla Commissione di procedere spedita e rimanda sullo stato di verifica di queste misure a un altro Consiglio europeo” ha detto la premier Giorgia Meloni al suo arrivo al Consiglio europeo. “Direi che possiamo confermare il fatto che il tema della migrazione è considerato oggi centrale, se vogliamo impensabile fino a qualche mese fa, e che viene seguito passo, passo dal Consiglio. Mi sembra un’ottima notizia”, ha sottolineato.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Consiglio europeo ha citato l’Italia parlando del tema dei migranti. “Dobbiamo incrementare il numero di ingressi regolari di lavoratori da paesi terzi. Tengo a menzionare, a questo riguardo, l’esperienza estremamente positiva dell’Italia sui corridoi umanitari“, ha detto la presidente von der Leyen. 

Meloni: “In estate rischio situazione fuori controllo”

Nel dibattito sulle migrazioni la presidente del Consiglio, secondo quanto si apprende da fonti europee, ha ringraziato la Commissione per il lavoro svolto su impulso del Consiglio europeo di febbraio e per la lettera a seguito della tragedia di Cutro. Ha poi evidenziato come occorrano azioni rapide e concrete per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo. Diversi stati membri, come Paesi Bassi e Austria, hanno ringraziato l’Italia per il dialogo costruttivo avviato da Meloni e per la cooperazione efficace nella lotta ai trafficanti di esseri umani.

La premier ha inoltre posto l’accento sulla situazione in Tunisia, ritenuta molto preoccupante, e sul fatto che gli arrivi in Italia sono triplicati rispetto al 2022. E, riferiscono le fonti, ha sottolineato che, se questo trend continuerà, questa estate la situazione sarà fuori controllo. Per la presidente del Consiglio occorre dunque un rafforzamento della cooperazione con Paesi di origine e transito, misure concrete contro i trafficanti, l’offerta di maggiori possibilità di ingressi legali, il rafforzamento dell’attività di ricerca e soccorso e l’avanzamento del lavoro sui rimpatri.

Von der Leyen: “Rafforzare operazioni Sar paesi africani”

Sulla migrazione ci sono “due binari sovrapposti: il Patto sulla Migrazione che deve passare attraverso il Consiglio e le misure operative. E qui l’attenzione non si è concentrata prima di tutto sul rafforzamento dei confini tra Turchia e Bulgaria e il lancio di due progetti pilota sulla gestione delle frontiere e mostrare le migliori pratiche di gestione delle frontiere per rapide procedure di asilo o di rimpatrio, e rafforzare le capacità di ricerca e soccorso dei partner africani“. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. “Ciò è stato integrato da maggiori sforzi nella lotta contro i contrabbandieri e stiamo anche lavorando con i nostri partner, principalmente con Frontex, con le guardie costiere locali e per intensificare la cooperazione sui rimpatri“, ha aggiunto.

 

Meloni: “Posizioni Lega non mi preoccupano, linea Italia chiara”

“Se mi preoccupano le posizioni espresse dalla Lega in Parlamento sull’Ucraina? “No, francamente non mi preoccupano. Ripeto che al di là delle posizioni espresse, del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, su cui ovviamente tutti lavoriamo, il punto è capirsi su cosa sia utile effettivamente per arrivare alla fine del conflitto” Così ha invece aggiunto Meloni parlando del conflitto tra Kiev e Mosca. “Io ho detto come la penso: non c’è nell’attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo. È l’unico modo per costringere alla fine a una negoziazione che deve essere però giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e da chi è l’aggredito. Non sono preoccupata, perché io guardo ai fatti, e la linea italiana è molto chiara, io non ho mai avuto problemi”, ha aggiunto.

 

Meloni: “Visioni differenti su patto stabilità”

Sul Patto di stabilità “ci sono visioni molto differenti in Europa. Io penso che l’Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato, dalla realtà che stiamo affrontando” ha aggiunto Meloni. “Oggi ai paesi membri sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica e digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non vengano tenuti in considerazione nella governance. E io credo che la sfida dovrebbe essere, rispetto a quello che abbiamo visto in passato una governance più attenta alla crescita che alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma su questo bisogna ancora lavorare”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata