Terza giornata di lavoro a Rimini, proteste contro la premier con pupazzi e striscioni
Terza giornata oggi del XIX congresso nazionale della Cgil che si tiene al Palacongressi di Rimini. Oggi è il giorno dell’atteso intervento della premier Giorgia Meloni, che all’inizio viene fischiata: “Mi fischiano da 30 anni”, replica lei. Parla di riforma del fisco, salario minimo, attacca il reddito di cittadinanza e dice: “Sono qui per rispetto”.
Contestazione a Meloni
E va in scena la ‘protesta dei peluches’ di Eliana Como contro la presenza della presidente del Consiglio. In mostra per terra un centinaio di peluches colorati. Eliana Como fa parte del direttivo nazionale della Cgil e come delegata di minoranza al congresso rappresenta 24 delegati, il 2,4%, sui complessivi oltre 980 all’assise congressuale nazionale a Rimini. Como annuncia che già una quarantina di delegati ha scelto di aderire alla protesta. Il presidio è in corso davanti al palacongressi con un gruppo di delegati che mostrano un maxi striscione con la scritta ‘Le radici del sindacato, lavoratrici lavoratori della Cgil’. Per terra davanti all’entrata del Palacongressi sono disposti un centinaio di peluches e un cartello con scritto ‘La protesta dei peluches contro il cinismo la cattiveria e il razzismo di un governo fascista. Portami dentro, lasciami lì, quando Meloni parla esci’. E’ l’invito di Como ai delegati del congresso che entreranno per i lavori. Un altro cartello recita: ‘Linea dura del governo contro gli scafisti’. I delegati del presidio intonano ‘Bella ciao’. Nella scelta dei peluches un richiamo ai fatti della tragedia dei migranti a Cutro.
Il discorso di Meloni
Giorgia Meloni è stata fischiata all’inizio del suo discorso alla Cgil da alcuni che hanno lasciato la sala e cantato ‘Bella ciao’. “Ho letto alcune ricostruzioni che hanno divertito, che dopo aver confermato la mia presenza avrei ritrattato la mia stessa presenza per paura dei fischi. È da quando avevo 16 anni che mi fischiano, sono 30 anni che prendo fischi, sono cavaliere al merito dei fischi e certo non mi spavento”, ha detto Meloni.
“Sono contenta che il segretario Landini abbia detto che la Cgil non è un sindacato di opposizione. Ho pensato: ‘figuriamoci se lo fosse’, perché non ho trovato nulla di quello che ha fatto il governo su cui la Cgil è d’accordo”, dice ancora Meloni. “Sui salari c’è un’emergenza, ma questo significa che le ricette utilizzate finora non hanno funzionato e serve intraprendere una strada diversa, puntando tutto sulla crescita economica”.
Meloni ha anche dichiarato: “Vengo, ho scoperto in questi giorni, da un’assenza di 27 anni del Capo del Governo al congresso della Cgil. E’ normale che questa assenza di 27 anni venisse colmata dal presidente del Consiglio idealmente più lontano da questa platea? Io credo di sì”.
“Credevamo che la lotta ideologica e la violenza politica fossero alle nostre spalle. Ma mi pare siano sempre più frequanti i segnali di un ritorno della violenza politica. Penso all’assalto di gruppi di estrema destra alla sede della Cgil“, ha detto la presidente del Consiglio intervenendo al congresso della Cgil a Rimini, che incassa gli applausi della platea quando cita l’assalto alla sede del sindacato a Roma. “Penso anche alle iniziative degli anarchici che si rifanno alle Brigate Rosse”, aggiunge Meloni.
“Ci dicevano che la povertà si poteva abolire per decreto o decidere la crescita per decreto. Ma nonostante i decreti la povertà non è stata abolita ma è aumentata”, ha detto la premier. “Occorre fare gioco di squadra e io sono pronta a fare la mia parte”.
La riforma del fisco
La riforma del fisco prevede “una diminuzione progressiva delle aliquote Irpef, che non vuol dire far venire meno la progressività, che rimane, ma nella nostra idea significa ad esempio ampliare sensibilmente lo scaglione di chi rientra nella prima aliquota, quella più bassa, per ricomprendere al suo interno molti lavoratori dipendenti”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo al congresso Cgil in corso a Rimini. La riforma del fisco prevede “l’introduzione anche per i lavoratori dipendenti, come abbiamo fatto per gli autonomi, di una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario rispetto agli anni o all’anno precedente”.
“Per favorire crescita e occupazione bisogna far ripartire l’economia e restituire all’Italia fiducia in se stessa. È la visione che sta alla base della riforma fiscale che ieri il Cdm ha approvato. Una riforma frettolosamente bocciata da alcuni“, ha detto Meloni.
Il commento della premier
“Sono soddisfatta, non ho mai paura di confrontarmi, come si sa. Penso fosse una cosa giusta, era doveroso esserci“. Così la premier Giorgia Meloni, risponde uscendo dal palacongressi dove si svolge il congresso nazionale Cgil a Rimini, dopo il suo intervento in sala, alla domanda dei cronisti se sia andata meglio del previsto. La premier è uscita con un mazzo di fiori bianchi per poi salire in auto.
Fiori bianchi a Meloni da parlamentari FDI Spinelli e Colombo
Sono state due parlamentari di FDI, la senatrice Domenica Spinelli e la deputata Beatriz Colombo, a donare un mazzo di fiori bianchi alla premier Giorgia Meloni, all’uscita dal palacongressi di Rimini dopo il suo intervento al congresso della Cgil in sala davanti ai delegati. All’uscita laterale dal palacongressi, davanti ai giornalisti che la attendevano numerosi, Meloni aveva in mano il mazzo di fiori con cui poi è salita in auto.“Il nostro ha voluto essere un gesto di benvenuto a Rimini nel nostro territorio – spiega a LaPresse la senatrice Spinelli. La scelta è stata di un fiore di colore bianco, simbolo di genuinità, con un nastro tricolore, simbolo identitaria”. Insieme alle parlamentari c’erano anche amministratori ed esponenti di FDI del territorio romagnolo.
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