La premier in una nota: "Governo lavora per impedire le partenze e il consumarsi di queste tragedie"

Anche la premier Giorgia Meloni “esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, sul tema migranti.

“Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”, dice Meloni: “Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”.

Il riferimento è al tragico bilancio del naufragio avvenuto al largo delle coste del Crotonese, nel quale hanno perso la vita decine di migranti (il bilancio è ancora in aggiornamento). 

 

Crosetto: “Tragedia enorme, Europa faccia sentire sua voce”

“È un’enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore. Si tratta di un’ennesima ferita all’umanita di tutti noi. Il dramma delle troppe vite umane sacrificate, per mero profitto, dai trafficanti di uomini e donne, meritano rispetto e dolore ma anche rabbia e reazione. Gli scafisti senza scrupoli vanno contrastati in ogni modo, con una risposta corale, seria, strutturata, che tolga loro la possibilità di sfruttare la povertà, le guerre, i cambiamenti climatici, per i loro biechi interessi”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota. “L’Europa deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell’immigrazione illegale. Non dobbiamo più permettere il ripetersi di simili tragedie e nessuno può girarsi dall’altra parte. L’Italia è la porta del Mediterraneo ma le sue frontiere sono le porte di tutta l’Unione europea”, aggiunge Crosetto.

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