Respinti i ricorsi della Lega. Ma Salvini dichiara: "Zero irritazione, fiducia in Piantedosi"

Caos nella maggioranza sul tema migranti e il Dl Ong. I presidenti delle Commissioni Affari costituzionali e Trasporti di Montecitorio, Nazario Pagano (FI) e Salvatore Deidda (FdI), hanno respinto, per estraneità di materia, i ricorsi presentati dalla Lega sui 14 emendamenti al dl Ong dichiarati ieri inammissibili. Alcune proposte presentate dal Carroccio intervenivano sul testo unico sull’immigrazione e miravano a ripristinare alcune norme contenute nei decreti Sicurezza.

Salvini: “No irritazione, fiducia nel ministro”

“Ho totale fiducia nel ministro Piantedosi, i due capigruppo della Lega seguono la vicenda, ieri mi sono occupato di altro, come oggi mi occupo di altro. Diciamo che la maggioranza in questi tre mesi ha dato prova di compattezza assolutamente encomiabile, e la giornata storica di ieri, con l’elezione di un vicepresidente del Csm non di sinistra, assolutamente equilibrato, moderato, stimato, è un passaggio veramente epocale. Quindi sono assolutamente soddisfatto”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine dell’inaugurazione di Homi a Rho Fieramilano, rispondendo a una domanda sulla inammissibilità degli emendamenti della Lega al Dl Ong. Nessuna irritazione? “Zero”, ha risposto Salvini.

“Nessuna divisione”

Spiace che qualcuno racconti una divisione nella maggioranza che non c’è, confondendo un giudizio tecnico con uno politico. Alcuni emendamenti presentati dai diversi partiti – e tra questi la Lega, come il Pd e la sinistra – alle Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori sono stati dichiarati inammissibili dalle presidenze delle Commissioni perché estranei alla materia. Riguardavano infatti le leggi sull’immigrazione mentre il testo che il Parlamento si appresta ad approvare interviene solamente sulle regole che disciplinano la presenza e i salvataggi delle navi delle ONG nei nostri mari. L’inammissibilità di ogni intervento diverso era così scontata e palese che Forza Italia non ha presentato – a differenza degli altri – alcuna proposta emendativa a questo testo. Ciò non significa che non siano utili nuovi interventi per fermare l’immigrazione illegale, salvando quante più vite umane possibili: Forza Italia presenterà ed è disponibile a discutere e approvare insieme agli altri partiti della maggioranza nuove norme che sappiano coniugare fermezza, sicurezza e umanità con un prossimo provvedimento”. Così in una nota Paolo Emilio Russo e Andrea Caroppo, capigruppo di Forza Italia nelle commissioni Affari Costituzionali e Trasporti della Camera dei deputati.

Sea Watch: “Governo italiano viola diritto internazionale”

“Il Governo italiano continua a violare il diritto internazionale e i diritti umani delle persone soccorse in mare: i 237 naufraghi a bordo di Geo Barents di Medici Senza Frontiere toccheranno terra al porto di La Spezia, tra i più lontani mai concessi”. È quanto dichiara la Sea Watch spiegando che “dopo giorni nel Mediterraneo, le autorità italiane costringono le persone ad altre decine e decine di ore di viaggio, in mare, con il rischio di peggioramenti meteorologici e l’unico vile obiettivo di infliggere altre sofferenze, tenendo le navi delle ONG lontane dalle zone SAR.”Il risultato? Un Mediterraneo sempre più deserto e senza soccorsi, con più respingimenti e morti. La nostra solidarietà alle persone soccorse da Medici Senza Frontiere e all’equipaggio di Geo Barents, costretti a subire i soprusi di una politica senza umanità”.

Presidenza Ue: “Usare norme sui visti per aumentare rimpatri”

“La mancanza di rimpatri è un vero problema per molti Stati membri e gli attuali livelli di rimpatrio non sono adeguati. Ciò ha un impatto negativo sulla capacità degli Stati membri di gestire i nuovi arrivi e mina la legittimità del sistema per l’asilo e la migrazione”. Così la ministra della Migrazione della Svezia, Maria Malmer Stenegard, della presidenza di turno Ue, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Interni a Stoccolma.”In secondo luogo, dovrebbero essere utilizzati tutti gli strumenti disponibili e si dovrebbe esplorare anche lo sviluppo di ulteriori strumenti per rafforzare la capacità di risposta degli Stati membri nei casi di non cooperazione da parte di paesi terzi”, ha aggiunto. “Per migliorare la cooperazione dei Paesi terzi in materia di riammissione c’è il cosiddetto articolo 25 A del codice rivisto sui visti. In base a questo meccanismo, la Commissione valuta periodicamente il livello di cooperazione del paese terzo nel campo della riammissione e lo sottopone al Consiglio. C’è consenso tra i ministri sul fatto che l’articolo 25A del meccanismo sia uno strumento importante che dovrebbe essere pienamente usato”. 

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