Negli emendamenti del governo non ancora bollinati c'è lo slittamento al 31 marzo dello stralcio delle cartelle fino a mille euro

Prosegue in commissione Bilancio alla Camera il travagliato iter della manovra finanziaria. Una discussione che anche oggi ha registrato momenti di tensione tra maggioranza e opposizione, con la seconda preoccupata dell’impossibilità di rispettare i tempi prefissati dal calendario e incorrere nell’esercizio provvisorio. La tabella di marcia, infatti, prevede che il testo sia licenziato dalla commissione lunedì, per potere approdare in Aula martedì mattina. Al momento però i lavori della Commissione non sono potuti entrare nel vivo dell’analisi degli emendamenti del governo la cui trasmissione di quelli bollinati ha accumulato forte ritardo. In serata, al termine della riunione con il sottosegretario al Mef, Federico Freni, l’opposizione, insoddisfatta dal confronto con il rappresentante di sottogoverno, ha chiesto e ottenuto per domani l’intervento in commissione Bilancio del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Tra gli emendamenti del governo non ancora bollinati, e quindi non depositati ufficialmente, vi è lo sconto del 50% dell’Iva per chi acquista abitazioni in classe energetica A e B. Una norma che prevede, ai fini dell’Irpef, una detrazione dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di residenze entro il 31 dicembre 2023. Altro punto dovrebbe poi riguardare le pensioni minime a 600 euro per gli over 75, su cui il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha assicurato “sì. Su questo abbiamo chiuso”. “Sono sicuro che anche a costo di stare qua a Natale e fare il presepe, lo portiamo a casa. Noi ci mettiamo del nostro come sempre avviene quando si è in maggioranza – ha detto il ministro -. È difficile non scrivere i testi, ma trovare le coperture perchè ogni copertura significa scontentare qualcun altro. È un continuo lavorìo, costruisci una cosa e ne demolisci un’altra per trovare la copertura”.

C’è poi la tassa sugli extraprofitti dovuta dalle società energetiche che dovrà essere versata solo dai “soggetti che nel corso dell’anno 2021 hanno realizzato almeno il 75% del volume d’affari da operazioni svolte nell’ambito dei settori di attività di produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi“. “L’intenzione del governo è di ridurre la platea di aziende perché ci sarà una riduzione di 50 milioni di euro. È ridicolo andare avanti così”, ha detto il capogruppo in commissione Bilancio alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, Marco Grimaldi. La bozza poi contiene lo slittamento dello stralcio delle cartelle fino a mille euro dal 31 gennaio al 31 marzo 2023. Prorogato di un anno, poi, il credito d’imposta per gli investimenti al Sud. La misura, secondo quanto riportato sulla relazione tecnica, “determina una perdita di gettito di 1 miliardo e 467 milioni di euro per il 2023” cui “si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2021-2027”.

Relativamente agli emendamenti di provenienza ministeriale sui quali il governo è al lavoro, e non ancora bollinati, questi sono invece 68. Tra le proposte c’è la proroga per il biennio 2024-2025 del contratto di espansione, con l’ampliamento delle imprese che possono accedervi; la proroga di un anno della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi; l’istituzione di un fondo, compreso tra i 101 e i 123 milioni, per l’assunzione in deroga di personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Il governo inoltre assicura fino al 3 marzo 2023 le ulteriori risorse necessarie a garantire l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina nei centri governativi di accoglienza e nelle strutture della rete del Sistema di accoglienza e integrazione. Nel pacchetto è prevista anche una misura contro la pirateria digitale legata agli eventi sportivi. In particolare il blocco cautelare degli indirizzi IP e dei siti internet attraverso i quali vengono diffusi illecitamente contenuti protetti avvenga non oltre 30 minuti dalla relativa comunicazione. Viene poi aumentato del 50% l’assegno per famiglie numerose e, sul fronte della Protezione civile, vengono stanziati 20 milioni per il sistema di allarme pubblico IT-Alert che consente la diffusione massiva di messaggi ai cellulari presenti sul territorio interessato da gravi emergenze.

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