Il leader della Uil: "Con i tavoli non si mangia né si pagano le bollette"

Ancora distanze tra Governo e sindacati sulla legge di bilancio dopo l’incontro di oggi a Palazzo Chigi. “Abbiamo ribadito il nostro giudizio negativo. Non abbiamo ricevuto risposte sulle emergenze, cioè salari e pensioni“, ha detto il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri. E sui tavoli che il governo ha detto di avere in programma di fare da gennaio, ha chiosato: “con i tavoli non si mangia né si pagano le bollette“.

 

Cgil e Uil hanno promosso dal 12 al 16 dicembre una serie di manifestazioni e scioperi a livello regionale “Per cambiare una legge di Bilancio sbagliata e contro il lavoro, per rivendicare una legge di Bilancio più giusta per le persone e più utile per il Paese”. Le richieste: aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione; conferire tutele a tutte le forme di lavoro sancendo anche un salario minimo e diritti normativi universali; eliminare le forme di lavoro precario; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti; la rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto all’istruzione e per la sanità. Sulle pensioni si chiede: l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

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