La presidente del Consiglio chiude i 'Med Dialogues 2022' a Roma: "Non possiamo gestire flussi da soli"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiuso i ‘Med Dialogues 2022‘ che si sono tenuti a Roma – a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani – ribadendo che l’Italia “è fortemente impegnata insieme a questo governo a rafforzare il suo ruolo nel Mediterraneo. Siamo consapevoli di come solo creando uno spazio di prosperità condivisa potremo attraversare in modo efficace le troppe sfide epocali, dalla salute ai cambiamenti climatici”, ha detto la premier.

“Non possiamo gestire i flussi da soli”

Parlando di migranti, Meloni ha ribadito che “non è possibile gestire i flussi da soli” e che “è indispensabile l’europeizzazione dei rimpatri”.  La presidente del Consiglio si è appellata ancora una volta al sostegno dei Paesi vicini e ha citato anche il ‘piano Mattei per l’Africa’. La formula del partigiano ed ex deputato di Democrazia Cristiana che puntò sulla collaborazione con i Paesi africani per rompere un modello di sfruttamento delle ‘7 sorelle’ (le compagnie che dominavano la produzione petrolifera mondiale) ereditato dal colonialismo. Enrico Mattei, infatti, puntò a sviluppare le risorse dell’Africa permettendo al continente di utilizzare al meglio le sue risorse. “È un modello virtuoso per l’Ue e per le nazioni africane, rispettoso dei reciproci interessi, fondato su uno sviluppo che sappia valorizzare le potenzialità di ciascuno – ha detto Meloni – in modo che l’Italia non abbia una postura predatoria nei confronti delle altre nazioni ma cooperativa. Rappresentare una nazione guida è il ruolo che ci piacerebbe avere anche per contrastare il dilagare del radicalismo estremista soprattutto nell’area sub-sahariana”, ha aggiunto la premier.

 

L’invito di Meloni alla Libia: “Dotarsi di istituzioni solide”

Giorgia Meloni tra le priorità di politica estera e di sicurezza internazionale ha inserito anche la necessaria stabilizzazione della Libia. “Noi vogliamo da qui rinnovare il nostro invito agli attori politici libici a impegnarsi al fine di dotare il Paese di istituzioni solide e democraticamente legittimate“, le parole del presidente del Consiglio. “Solo un processo a guida libica, con il sostegno delle Nazioni Unite, può portare a una soluzione piena e duratura della crisi nel Paese”.

“Ue rispetti impegni presi da tempo”

La prmier ha anche ribadito l’importanza della cooperazione internazionale rivolgendosi all’Ue e agli Stati partner. “È necessario un impegno comune. È per questo che noi chiediamo che l’Europa rilanci un’effettiva attuazione degli impegni presi da troppo tempo, attraverso una cooperazione migratoria con i nostri partner dell’Africa e del Mediterraneo, che devono essere maggiromente coinvolti nella prevenzione e nel contrasto al traffico di esseri umani“, ha sottolineato Meloni. “Molte delle politiche europee rischiano di essere incomplete se non collocate in una più ampia dimensione euromediterranea”.

Meloni sulla situazione in Iran: “Non possiamo fingere di non vedere”

Infine un appello contro i fatti che stanno sconvolgendo Teheran e il mondo intero. “Non possiamo fingere di non vedere quanto sta accadendo in questi mesi alle donne e ai giovani che manifestano in Iran. Erodere spazi di libertà o impedire alle donne e alle ragazze di accedere al lavoro e all’istruzione, e qui penso soprattutto all’Afghanistan, significa porre un’ipoteca sul futuro di quei Paesi. Non c’è avvenire senza il riconoscimento delle libertà fondamentali e senza la garanzia della pari dignità tra gli esseri umani”, ha concluso la premier.

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