Il segretario della Cgil parla a Milano alla vigilia dell'incontro col governo in programma mercoledì

(LaPresse) I sindacati pronti a scendere in piazza se il confronto con il governo non sarà positivo. “Questa opzione c’è sempre. Non è che io dichiari gli scioperi prima di fare gli incontri. Vado alle trattative e discuto. Il diritto a fare le iniziative c’è nel momento in cui le cose non funzionano. Ma questo in senso generale. Non è che vale per un governo o per un altro”, ha dichiarato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea della Filt-Cgil, a Milano, dal titolo ‘Salario, diritti, regole per i trasporti del futuro’.

La presidente del Consiglio Meloni ha convocato per mercoledì i sindacati. “Eventuali iniziative si fanno a sostegno delle nostre richieste. Noi non abbiamo mai giudicato i governi prima ancora che loro parlassero. Non lo facciamo nemmeno con questo. I primi atti che questo governo ha fatto non ci hanno convinto. Sull’aumento del tetto del contante non siamo d’accordo, perché pensiamo che bisogna aumentare il contante in tasca alla gente, non il contante in senso generale a chi ne ha già tanto. E quando hanno fatto il provvedimento sui rave abbiamo chiesto al ministro di ritirarlo perché non ne capiamo né il senso né l’utilità. Discutiamo nel merito delle cose che vengono fatte”, ha concluso Landini.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata