Il partito Gay: non tengono conto della "complessità delle migliaia di persone aventi diritto al voto in questo momento in Italia non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità"

Le liste divise per genere ‘uomo’ e ‘donna’ ai seggi elettorali non tengono conto della “complessità delle migliaia di persone aventi diritto al voto in questo momento in Italia non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità”. Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce delPartito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale. “La pubblicazione degli elenchi e dei registri divisi per sesso, oltre essere anacronistici, pongono l’attenzione su un grande tema che avevamo sollevato – afferma Marrazzo – anche per le scorse elezioni. Costringere le persone trans e non binarie a fare coming out in ambienti non idonei, esponendole di fatto alla possibilità di diventare un facile bersaglio di violenza e discriminazione per la propria identità di genere”. Il portavoce del Partito Gay si riferisce ai “libretti per le registrazioni, fatti dal ministero degli Interni, sono divisi in uomini e donne, a differenza delle elezioni di giugno in cui abbiamo evidenziato che erano anche in rosa e blu”.”Questa volta li hanno fatti bianchi – conclude Marrazzo – ma le liste sono sempre divide per genere”.

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