Il segretario del Pd è intervenuto alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del Pd in piazza del Popolo a Roma

“La rimonta è possibile, andiamo a vincere”. Di fronte a una piazza del Popolo piena di bandiere dem che intonano il suo nome, Enrico Letta tira la volata. A 24 ore dal comizio di chiusura di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, il leader dem sale sul palco per marcare le differenze rispetto alla destra. “Noi siamo uniti, siamo tutti qui e parliamo di futuro, loro sono divisi e sono il passato”, attacca. La manifestazione dell’Italia ‘democratica e progressista’ vuole essere, sin dalle premesse, un ultimo miglio corale. 

Letta parla dieci minuti. Perché è “un partito di popolo e di comunità” quello che “è orgoglioso” di guidare e non ci sono uomini soli al comando. La rotta è chiara: “Abbiamo fatto la scelta di difendere la Costituzione, questa piazza è qui per difendere la Costituzione. Non permetteremo che quella Costituzione, la più bella del mondo, venga stravolta dalla destra”, assicura replicando alla leader di FdI che la sera prima, nella stessa piazza, aveva promesso il presidenzialismo “anche da soli”.

“La piazza vera è quella di stasera, non quella di ieri che ha pronunciato parole intollerabili su Covid, vaccini, scienza e salute, L’Italia vuole andare avanti”, attacca. Anche sul fronte dei diritti, azzarda il leader, “l’Italia dovrà andare avanti nonostante una destra retrograda. Nella prossima legislatura approveremo il ddl Zan”.

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