L'elenco degli aspiranti a un posto da parlamentare viene pubblicato nella notte sul sito pentastellato, corredato da un messaggio del leader che figura come capolista in quattro regioni: Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia

Il Movimento 5 Stelle chiude le liste. È il primo partito a farlo dopo il Pd, anche se il M5S mette a punto solo quelle per i collegi plurinominali proporzionali, che poi sono gli unici dove possa verosimilmente avere chance di eleggere candidati. L’elenco degli aspiranti a un posto da parlamentare viene pubblicato nella notte sul sito pentastellato, corredato da un messaggio del leader Giuseppe Conte che figura come capolista in quattro regioni: Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia.

“Ai sensi dell’art. 5 dello Statuto, il presidente si riserva la valutazione, sentito il Garante, di compatibilità con i valori e le politiche del MoVimento 5 Stelle, esprimendo parere vincolante e insindacabile, in qualunque fase dell’iter fino alla scadenza del termine per il deposito delle liste elettorali. Il presidente, inoltre, si riserva di individuare i nominativi mancanti per il completamento delle liste, ove necessario”, scrive Conte. Non si escludono quindi modifiche da qui al 22 agosto, ultimo giorno utile per la presentazione, ma appare già chiaro il quadro, almeno per i ‘big’ che hanno più possibilità di elezione, non a caso inclusi nel ‘listino’ blindato proposto da Conte alla votazione degli iscritti. L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino è candidata capolista nei quattro collegi plurinominali del Piemonte. In Lombardia, oltre all’ex premier, tra i capilista figurano la vice ministra al Mise Alessandra Todde e il fratello dell’ex parlamentare Giorgio Sorial, Samuel. Nella stessa regione si candida il fratello dell’ex vice ministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni, Davide, che esulta e lo ringrazia: “Ho vinto le parlamentarie nel mio collegio risultando il più votato e questo mi fa onore, ma soprattutto lo fa a chi prima di me ha portato avanti le nostre battaglie in questi anni nelle istituzioni e nel nostro territorio, a partire da Stefano”.

L’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho si candida nel terzo collegio dell’Emilia Romagna e nel primo della Calabria. L’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa corre al primo posto del collegio Campania 1. Tra i capilista per Montecitorio presenti anche i vicepresidenti M5s Riccardo Ricciardi in Toscana e Michele Gubitosa in Campania 2, mentre il notaio Alfonso Colucci corre nel Lazio. Passando al Senato, Ettore Licheri è capolista nei collegi del Piemonte, in Toscana e in Sardegna; il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli è capolista in Friuli Venezia Giulia, nel secondo collegio del Lazio e in Campania 2 e la capogruppo al Senato Mariolina Castellone guida il collegio Campania 1. L’ex magistrato Roberto Scarpinato, infine, è capolista in Calabria e Sicilia 1.

Tuttavia, il meccanismo di selezione delle candidature non manca di provocare effetti strani, che potrebbero innescare polemiche. Sul sito viene infatti pubblicato anche l’esito delle votazioni delle parlamentarie sugli autocandidati: le senatrici uscenti Alessandra Maiorino e Giulia Lupo, entrambe romane, risultano le più votate in assoluto dagli iscritti, rispettivamente con 2.738 e 2.364 preferenze. Romana è anche la deputata uscente Francesca Flati, che chiude il podio tutto al femminile con 1.695 voti. Solo la prima però riesce a guadagnarsi il posto da capolista nel colleggio plurinominale per il Senato Lazio 1. Flati, invece, viene preceduta nel collegio per la Camera Lazio 1-03 dal capogruppo a Montecitorio Francesco Silvestri, incluso nel listino di Conte. Finisce addirittura terza in lista, sempre nel collegio Lazio 1 per Palazzo Madama, Giulia Lupo: prima del suo, oltre a quello della Maiorino, c’è il nome di Roberto Monaldi, che si guadagna la seconda posizione per via dell’obbligo dell’alternanza di genere. I 15 nomi inclusi nel ‘listino’ presentato dal leader, inseriti con criterio di priorità nelle liste in uno o più collegi plurinominali, trovano invece legittimazione nella votazione ad hoc degli iscritti che lo ha approvato con circa l’87% di ‘sì’. Sul punto punge l’avvocato Lorenzo Borrè, legale degli attivisti napoletani in causa con il Movimento: “Era solo il 3 agosto 2022 quando veniva emanato dal Comitato di Garanzia del Pentamondo” un “regolamento (su proposta di Giuseppe Conte, attuale presidente del M5S), che prevedeva la possibilità di autocandidatura in un solo collegio (quello di residenza oppure quello del domicilio effettivo). Oggi apprendiamo che alcuni appartenenti al superlistino saranno candidati in più collegi. La deroga alla regola generale è la nuova regola”

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