Il M5s smentisce l’ipotesi di dimissioni dei ministri pentastellati. Renzi lancia petizione per Draghi bis. DiMaio: M5S non esiste più, diventato un partito padronale di Conte

Il M5s smentisce l’ipotesi di dimissioni dei ministri pentastellati. Renzi lancia petizione per Draghi bis. DiMaio: M5S non esiste più, diventato un partito padronale di Conte
Giuseppe Conte esce da Palazzo Chigi dopo incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi

Lega e Fi: “Nessun timore del giudizio degli italiani”. Confartigianato: a rischio 49,5 miliardi di euro e 253 mila posti di lavoro. Il Segretario Cisl Sbarra definisce avvilente lo scenario mentre quello UIL Bombardieri parla di politica lontano dalla realtà

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO 

Speciale crisi di governo. Reazioni, vertici, posizioni dei protagonisti e comprimari, partiti e parti sociali nella crisi in corso 

 

In M5S anche ipotesi voto on-line iscritti, si ragiona su tempi

C’è anche l’ipotesi di ricorrere a un voto dell’assemblea degli iscritti M5S, per decidere quale linea tenere nei confronti del governo Draghi, che mercoledì riferirà alle Camere dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, respinte dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. È un’idea su cui si continua a riflettere ai piani alti del Movimento, a quanto viene riferito da diverse fonti parlamentari: “In Consiglio nazionale se n’è parlato, e del resto il M5S su scelte importanti ha sempre coinvolto gli iscritti”. Inoltre, fa notare un deputato, “così come abbiamo chiesto alla base se entrare nel governo Draghi, dovremmo consultarla per decidere se uscire o meno”. Nulla di deciso al momento – si precisa – ma in casa cinque stelle già si fanno i conti con i tempi. Da Statuto l’Assemblea va convocata con un preavviso di almeno tre giorni, che può essere ridotto a 24 ore in caso di urgenza, a cui vanno aggiunte almeno 10 ore per lo svolgimento della votazione. Tempi che possono essere ulteriormente ristretti in casi eccezionali, su proposta del presidente e parere favorevole del comitato di garanzia.

Cgil: “Non è il momento di indebolire il Paese”

“C’è bisogno di un governo che dia risposte nel pieno delle sue funzioni. Bisogna agire subito a partire dalla tutela della parte più fragile e debole del Paese. Serve un confronto per dare risposte urgenti e concrete al mondo del lavoro e ai pensionati, avviare serie riforme strutturali e dare piena realizzazione al Pnrr. Siamo rispettosi delle soluzioni che il Parlamento dovrà individuare ma ribadiamo con forza che la Crisi sociale deve essere la priorità che tutti devono avere presente. Non è il momento di indebolire il Paese e bloccare le riforme”. È quanto si legge in una nota stampa della segreteria della Cgil. “La situazione che attraversa il Paese, l’Europa e il mondo è di straordinaria complessità. La pandemia e la guerra hanno fatto esplodere disuguaglianze, ingiustizia sociale e reso evidenti tutte le fragilità di un sistema globale che ha messo ai margini i diritti delle persone e dell’ambiente ponendo al centro le ragioni della finanza e del profitto”, prosegue il sindacato di corso d’Italia, ricordando che “una parte sempre più consistente del Paese non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Questa è la prima emergenza sociale da affrontare. C’è bisogno di risposte immediate a partire dal mese di luglio e con interventi strutturali. Sono i temi che abbiamo posto all’ultimo incontro del 12 luglio scorso a Palazzo Chigi: Crisi energetica, superamento della precarietà, strumenti fiscali per tutelare i salari e le pensioni dall’aumento dell’inflazione, salario minimo e legge sulla rappresentanza, rinnovo dei contratti, politiche industriali, scuola, sanità, una vera riforma fiscale, pensioni, politiche dell’abitare, vecchie e nuove povertà”. 

–  Comunicazioni  di Draghi in Senato mercoledì mattina, poi alla Camera

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferirà prima in Senato mercoledì mattina e poi nel pomeriggio alla Camera. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari.

–  Crisi governo: fonti M5s, Conte non ha chiesto dimissioni ministri

“Si smentisce che il Presidente Conte abbia chiesto le dimissioni dei ministri”. E’ quanto fanno sapere fonti M5S rispetto ad alcune ricostruzioni apparse sugli organi di stampa.

 Lega-Fi, chiarezza: “Rispetto per considerazioni Draghi, no timore giudizio italiani”

“Lega e Forza Italia prendono atto della grave Crisi politica innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle che, come ha sottolineato il Presidente Mario Draghi, ‘ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo’. Dopo quello che è successo, il centrodestra di governo vuole chiarezza e prende atto che non è più possibile contare sul Movimento 5 Stelle in questa fase così drammatica”. Così una nota congiunta di Forza Italia e Lega al termine di una telefonata tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. “Noi siamo alternativi a chi non vota miliardi di aiuti alle famiglie, a chi si oppone a un termovalorizzatore fondamentale per ripulire Roma e tutelare così milioni di cittadini, a chi difende gli abusi e gli sprechi del reddito di cittadinanza, a chi sa dire solo dei No”, aggiunge la nota.   “Ascolteremo con rispetto e attenzione le considerazioni del Presidente Mario Draghi, che ha reagito con comprensibile fermezza di fronte a irresponsabilità, ritardi e voti contrari. Il centrodestra di governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani”.

– Bombardieri (UIL): politica distante da realtà, siamo preoccupati

“La sensazione è che siano rinchiusi in un palazzo distante dalla vita reale. Siamo molto preoccupati: io spero che ci sia tanto senso di responsabilità da parte di tutti”. È quanto ha detto il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, in un’intervista rilasciata al TgR Rai dell’Emilia Romagna, a margine della Festa nazionale della Uil in corso a Cesenatico.

“Sembrava essere arrivato il momento per dare risposte alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati – ha detto Bombardieri – ma la crisi rischia di mandare tutto in aria. Serve tanto senso di responsabilità, serve un Governo e serve riprendere la strada interrotta. Abbiamo l’emergenza dell’inflazione, del costo dell’energia e non possiamo permetterci di fermarci adesso. Auspichiamo – ha sottolineato il leader della Uil – che il percorso iniziato riprenda al più presto e che ci sia un Governo in grado di dare risposte come quelle su cui avevamo cominciato a discutere. C’è una grande sofferenza, c’è difficoltà ad arrivare alla fine del mese: per noi la priorità è dare risposte alle lavoratrici, ai lavoratori e ai pensionati di questo Paese. Speriamo – ha concluso Bombardieri – che la politica prenda in considerazione queste valutazioni”

 – Von der Leyen: felice di lavorare con Draghi 

 “Non commentiamo mai sugli sviluppi politici dei vari paesi, seguiamo con grande interesse gli sviluppi politici nell’Ue che sono vibranti perché accadono molte cose”. “Von der Leyen lo ha detto in molte occasioni, tra cui il Global health Summit e il G20 a Roma, e sono felice di ripetere: la presidente von der Leyen è stata molto felice di lavorare con Draghi, ma non commentiamo gli sviluppi politici interni”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant, rispondendo a una domanda sulla crisi di governo italiana nel briefing quotidiano con la stampa.

 – Forza Italia, paradosso Draghi dimissionario e ministri M5S a loro posto

“La crisi di Governo aperta irresponsabilmente ieri dai 5 Stelle pone in evidenza due elementi paradossali: Draghi nonostante la fiducia incassata al Senato è stato conseguente ed ha rassegnato le dimissioni; i ministri Contiani sono invece rimasti saldamente ancorati alla poltrona. Adesso o si dimettono o dovrebbero lasciare un movimento che ha danneggiato gli italiani facendo perdere alla borsa di Milano circa 18 miliardi, che ha fatto alzare lo spread a 222 punti e suscitato l’entusiasmo di Mosca. La sostanza di questa bruttissima pagina politica è che Conte, forse per fare un favore a Putin, ha cercato di far saltare il banco in un’estate piena di emergenze in cui, invece, bisogna mettere al sicuro il Paese e concentrarsi sul Pnrr. Inoltre, la prossima settimana si apre una partita importante per l’Italia, con il Premier Draghi impegnato per mettere in sicurezza l’Italia sul fronte energetico e sulle forniture di gas in particolare. Ecco perché diventa necessario che le forze politiche che hanno votato la fiducia al Governo sul decreto Aiuti, senza pretendere di piantare bandierine, confermino la propria fiducia in Mario Draghi. Non possiamo esporre l’Italia a una tempesta perfetta che manderebbe il Paese gambe all’aria”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola.

 – Patuanelli: dopo scelta Draghi tutti ministri dimissionari

“Se c’è l’ipotesi di ritirare la delegazione M5S al governo? Si è dimesso il presidente del Consiglio, di fatto è il governo dimissionario”. Così il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, uscendo dalla sede del M5s in via di Campo Marzio. “Ci stiamo confrontando e analizzando la decisione di ieri del presidente del Consiglio di dimettersi e il successivo rinvio alle Camere – aggiunge -. È un confronto ovviamente interno, cominciato già ieri e che continuerà nelle prossime ora con tutti gli organi del M5S, dal presidente al Consiglio nazionale alla delegazione di governo che adesso si è incontrata con il presidente Conte. Faremo tutte le nostre valutazioni”.

– Sbarra (CISL): scenario avvilente, politica sia responsabile

“Quello che sta accadendo in queste ore in Italia sul piano politico è incommentabile, davvero avvilente. È la crisi peggiore, nel momento più difficile e complicato per le condizioni di milioni di lavoratori, pensionati, famiglie ed imprese. Speriamo in un sussulto di responsabilità del Parlamento e di tutte le forze politiche”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Brescia al Consiglio Generale della Cisl di Brescia. “Il presidente Draghi è una personalità di grande prestigio, autorevolezza e di caratura internazionale. È in corso con lui un dialogo proficuo con le forze sociali per condividere con il governo un auspicabile patto sociale sulle riforme economiche e suoi provvedimenti straordinari da assumere nelle prossime settimane per risollevare il Paese. Interrompere questo percorso è un atto di irresponsabilità”, insiste il leader Cisl, sottolineando che “bisogna ascoltare il Capo dello Stato quando indica la via dell’unità, della coesione nazionale, della stabilità che serve a costruire una prospettiva economico-sociale di ripartenza che guardi all’interesse generale e al bene comune. L’appello della Cisl è a risolvere questa crisi nel più breve tempo possibile per non aggravare ulteriormente le condizioni economiche e sociali di milioni di persone”, conclude.

– Renzi lancia petizione per Draghi bis

“Siamo in mobilitazione permanente da qui a mercoledì – giorno del dibattito in Aula – per consentire che Draghi possa andare avanti. Faremo di tutto per avere un Draghi Bis libero dai condizionamenti che affronti le scelte necessarie al Paese. Chi vuole darci una mano può iniziare firmando questa petizione ‘Draghi resti a Palazzo Chigi’ e facendola girare tra i propri amici e conoscenti”. Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua enews lanciando il link per la raccolta firme sul sito del partito.

– Riunione Conte – stato maggiore 5 Stelle, ipotesi dimissioni tutti i ministri

I ministri M5S potrebbero dimettersi prima di mercoledì, quando sono in programma le comunicazioni di Mario Draghi alle Camere, dopo la decisione del premier do dimettersi. È l’ipotesi emersa nel corso di una riunione notturna tra Giuseppe Conte e lo Stato maggiore del Movimento, alla quale hanno preso parte – secondo quanto viene riferito – una quarantina di persone. Lo stato maggiore pentastellato è ormai riunito in modo quasi permanente. Conte è attualmente nella sede di via Campo Marzio impegnato in alcuni colloqui informali con alcuni ministri e i capigruppo

– Confartigianato: a rischio 49,5 miliardi di euro e 253 mila posti di lavoro 

La crisi di governo mette a rischio 49,5 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di Pil e delineano un rischio occupazione per 253mila lavoratori. È quanto emerge dai calcoli effettuati da Confartigianato che sottolinea come, in particolare, la crescita degli investimenti si ridurrebbe di 5 miliardi di euro, verrebbero meno circa 11 miliardi di interventi contro il caro-energia per famiglie e imprese che pagherebbero anche 3 miliardi in più per il rialzo dei tassi di interesse sui prestiti bancari, dovremmo rinunciare a 3,9 miliardi di effetto espansivo della legge di bilancio 2023, mentre peserebbe per 3,6 miliardi la deviazione dal sentiero di riduzione della pressione fiscale. E ancora, un incompleto raggiungimento degli obiettivi del Pnrr metterebbe a rischio 17,8 miliardi di finanziamenti Ue, il blocco dei crediti fiscali per i bonus edilizia peserebbe per 5,2 miliardi sulle imprese con la perdita di 47mila occupati e la minore domanda di lavoro e i mancati effetti espansivi della politica fiscale potrebbero mettere a rischio oltre 206mila persone, con un effetto recessivo complessivo su 253mila posti di lavoro.

– DiMaio: Medvedev ha brindato, servita testa Draghi a Putin

“A me piange il cuore nel vedere che a Mosca stavano brindando, Medvedev brindava ed era contento perchè gli era stata servita la testa di Draghi a Putin su un piatto d’argento”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato a Rtl 102.5.

 

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