Il leader della Lega: "Siamo vicini a chiudere", nel pomeriggio il segretario del Pd aveva detto no al nome della presidente del Senato

Matteo Salvini è ottimista: una soluzione per il Quirinale è vicina. Il leader della Lega lo dice al termine della terza votazione a Montecitorio, conclusasi con un’altra fumata nera. Le trattative proseguono frenetiche tra i partiti, anche senza il “conclave” che era stato auspicato da Enrico Letta. Respinta la rosa dei nomi del centrodestra è stato quello della presidente del Senato Elisabetta Casellati a circolare oggi con più insistenza, ma è arrivato l’altolà del segretario Pd: “Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato farebbe saltare tutto”, scrive su Twitter il leader dem.

No a Casellati anche da Conte

Poco prima era stato anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a dire no a Casellati, definendo la sua candidatura uno “sgarbo istituzionale”. Matteo Renzi ha quindi escluso di poter sostenere la seconda carica dello Stato nella corsa al Quirinale, in cambio della presidenza di Palazzo Madama: “Offensivo per Italia Viva”, replica il leader di Iv, secondo cui Mario Draghi “resta in corsa”. La carta Draghi continua però a non essere un’opzione sul tavolo per i 5 stelle: “Diciamo sì a Draghi ma a Palazzo Chigi”, ha detto in sostanza oggi Conte. E anche Beppe Grillo ha smentito, in diretta a Enrico Mentana, di aver tolto il veto sull’ex presidente della Bce al Quirinale. 

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