"E' un provvedimento importante per le imprese e le famiglie, soprattutto le fasce di reddito più basse e le categorie vulnerabili", spiega il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

Gli effetti dell’aumento delle bollette energetiche saranno disattivati ancora per oltre 5,5 milioni di famiglie che già beneficiano dell’intervento da 1,2 miliardi varato a giugno: come annunciato, il governo ha approvato un decreto ad hoc da circa 3 miliardi per contenere i rincari fino alla fine dell’anno. “In assenza di un intervento, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%- ha evidenziato il premier Mario Draghi, nel suo intervento all’assemblea di Confindustria – Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti”. Si tratta di un’intervento che “ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili”, spiega, sollecitando poi un’azione “anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti”.

Le nuove misure intervengono disattivando gli aumenti delle bollette per gli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del ‘bonus energia’ (e cioè i nuclei che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui; i nuclei familiari numerosi con Isee sotto i 20.000 euro annui e con almeno 4 figli); i percettori di reddito o pensione di cittadinanza; gli utenti in gravi condizioni di salute. A tal fine, viene destinata una quota parte, pari a 700 milioni di euro dei proventi delle aste delle quote di emissione di anidride carbonica e trasferiti altri 500 milioni alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, un’intervento da 800 milioni che saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Quanto al gas, per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del ‘bonus sociale gas’ sono tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta con un fondo da 450 milioni. Per tutti gli altri utenti l’Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5%, misura che ‘costa’ 480 milioni.

“E’ un provvedimento importante per le imprese e le famiglie, soprattutto le fasce di reddito più basse e le categorie vulnerabili – spiega il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – E’ un segnale importante di un affermazione che abbiamo sostenuto in questi mesi, che nessuno deve rimanere indietro, tanto più con la fase di ricostruzione che stiamo affrontando”.

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