Conferenza stampa del premier su scuola, trasporti e vaccini. Duro attacco ai No Vax: "Aggressioni vigliacche contro giornalisti e medici"

Conferenza stampa del premier, Mario Draghi, dalla Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio è intervenuto principalmente sui temi del momento: scuola, trasporti e Green Pass, in vista della riapertura delle scuole il prossimo 13 settembre.

Il tema dei vaccini ha aperto la conferenza stampa del premier. “La campagna procede spedita, verso fine settembre sarà vaccinato l’80% della poolazione e già oggi siamo al 70% completamnte vaccinato. Sono fiducioso che raggiungeremo l’obiettivo entro fine settembre, che dà grande confronto sia per la ripresa produttiva che della scuola. Ribadisco il mio invito a vaccinarsi, è atto verso se stessi e di solidarietà verso gli altri”.

Il premier ha poi rivolto un messaggio verso chi, in queste settimane, è stato oggetto di minacce e violenze da parte di No Vax o no Green pass parlando di “aggressioni vigliacche contro giornalisti e medici“. “Voglio esprimere la mia piena solidarietà a chi è stato vittima di aggressioni nel corso di queste manifestazioni No Vax, No Pass. Si tratta di violenza particolarmente odiosa, vigliacca, nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea nella lotta alla pandemia”.

Sull’estensione del Green Pass, Draghi ha spiegato: “Ne stiamo discutendo con il ministro Speranza. L’orientamento è sì, andrà esteso. Per decidere quali passi, quali settori, ci sarà una cabina di regia, come peraltro è stato chiesto dal senatore Salvini, ma sì, l’orientamento è quello”. Si arriverà all’obbligo vaccinale, dopo tutti gli ok, e alla terza dose di vaccino? “Sì, a entrambe le domande“, la risposta di Draghi.

Il discorso si sposta poi sulla scuola. “Il 91% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino. La scuola in presenza è sempre stata una priorità di questo governo. Ricordate quando abbiamo riaperto ad aprile tra le critiche. Abbiamo dato un mese in più di lezioni in presenza ai nostri ragazzi”.

L’agenda di impegni è fittissima. “Ci saranno sempre le fotografie dei mezzi pieni o delle cose che non vanno, ma anche sui trasporti il lavoro è stato fatto. Il governo non ha passeggiato in estate come dice qualcuno. Nelle prossime settimane verranno presentate le riforme del fisco e della concorrenza. Affronteremo il tema delle politiche attive del lavoro. Il governo deve avere una visione industriale che permetta di riallocare e addestrare i lavoratori”, ha sottolineato Draghi.

Per quanto riguarda la situazione economica del Paese, il premier ha spiegato: “L’economia continua a crescere più delle aspettative, ma non credo valga la pena compiacersi troppo delle cifre. È anche vero che siamo caduti come non si vedeva da decenni; è in parte un grande rimbalzo e chi è caduto di più rimbalza di più. La vera sfida sarà mantenere un tasso di crescita considerevolmente più elevato di prima della pandemia”. 

Il presidente del Consiglio si è poi concentrato sulla politica estera, con la tragedia dell’Afghanistan. “Stasera vedrò Macron a Marsiglia, si parlerà essenzialmente dell’Afghanistan, ma anche di Europa, di rapporti bilaterali, di Libia. Sarà una conversazione a tutto tondo”, ha spiegato Draghi. “Ci sono tantissime riflessioni che bisogna fare, ma dobbiamo concentrarci sul futuro immediato dell’Afghanistan, in cui dobbiamo impegnarci al massimo per la questione umanitaria. Voglio ringraziare ancora tutte le forze presenti per vent’anni e tutto il lavoro dei militari nelle ultime settimane”.

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