Roma, 23 ott. (LaPresse) – “Sento voci e vedo anche dichiarazioni pubbliche di alcuni che vorrebbero spostare il flusso del potere e centralizzarlo. Vorrebbero decidere a Roma che cosa deve accadere nelle periferie. Ma questo sistema è tipico dei partiti. Vede, io presto da quindici anni gratuitamente la mia opera insieme a migliaia di volontari che hanno consentito di coinvolgere gli iscritti nelle scelte del Movimento. La tendenza a centralizzare mi preoccupa perché vedo la volontà di trasformare il Movimento in partito”. Così Davide Casaleggio a Bruno Vespa per il libro “Perché l’Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del virus)” in uscita il 29 ottobre da Mondadori–Railibri. Lei è stato uno dei primi due iscritti al M5S – chiede Vespa -. Se avvenisse questa trasformazione resterebbe? “Non entrerei in nuovi contesti partitici. Rimarrei nel movimento”.

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