Continuano le discussioni per il rilancio dell'economia ferita dal coronavirus. Opposizioni all'attacco

Gli Stati Generali sono iniziati, e le ricette per il rilancio dell'economia iniziano ad essere squadernate sui tavoli dei ministri. Non senza polemiche. Al termine della giornata di lavoro "internazionale", Conte assicura che l'esecutivo lavorerà ventre a terra per rendere concrete le idee su cui è in corso il confronto. Con l'obiettivo di avere un piano organico entro settembre.

Accanto al premier, davanti ai giardini a labirinto, ci sono il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e la collega per il digitale Paola Pisano, per lanciare un messaggio chiaro: il futuro italiano deve avere investimenti corposi, una riforma fiscale coraggiosa ("anche con i fondi Ue", dice Conte) e tanto digitale. Ma quanto spazio avrà il piano preparato dalla task force di Colao? E verrà data luce verde alla proposta di voluntary disclosure? Qui iniziano i primi distinguo.

Conte sottolinea che si tratta di un progetto particolare, "che andremo a discutere insieme anche ad altri elementi", perché "è chiaro che questo tipo di disclosure pone dei problemi sui possibili reati che ci sono dietro". Gualtieri, premettendo che il Governo è contrario ai condoni fiscali ma la voluntary è tecnicamente cosa diversa, assicura che la proposta sarà approfondita, anche se un orientamento governativo ancora non c'è.

Insomma, per il momento Villa Pamphili resta un cantiere aperto. Proprio per questo, il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, conclude il suo intervento auspicando che le consultazioni di possano concludersi "con degli atti concreti".

Non è semplice: i nodi da sciogliere sembrano moltiplicarsi negli ultimi giorni, ad esempio con il Pd che chiede la revisione dei decreti sicurezza. Ma le fibrillazioni si troverebbero più sui giornali che nei corridoi di Palazzo Chigi, ribatte Conte, ricordando che nei punti programmatici dell'esecutivo giallo-rosso c'è proprio la modifica ai decreti voluti dall'ex vicepremier Salvini.

E alla famiglia Regeni, che ha parlato di "fuoco amico" da parte del Governo, Conte chiede tempo: riferirà presto presso la commissione d'inchiesta sull'omicidio del giovane ricercatore. "Qualsiasi opinione della famiglia Regeni merita rispetto – dice il capo dell'esecutivo -. Meritano rispetto anche gli sforzi del Governo italiano per l'accertamento della verità".

Sul piede di guerra le opposizioni. Per Salvini gli Stati generali sono un orpello inutile voluto dal presidente del Consiglio. Il confronto vero deve avvenire in Parlamento.

Sulla stessa linea anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Mentre il Governo è riunito a Villa Doria Pamphili per 'raccogliere proposte e idee', molti italiani aspettano ancora la Cassa integrazione di marzo", attacca su Facebook, ricordando le testimonianze drammatiche di chi si è ritrovato, di colpo, senza una fonte di reddito.

Più dialogante, anche se sempre assente dalle consultazioni, Forza Italia. Il vicepresidente azzurro, Antonio Tajani, ricorda che il Recovery fund è un progetto voluto e sostenuto anche dal Partito popolare europeo, di cui Forza Italia fa parte. Ma allora, visto che "collaborare significa lavorare insieme", argomenta Tajani, vanno accolte le proposte di FI per riformare fisco, burocrazia, giustizia civile e penale, sanità e appalti.

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