Roma, 5 feb. (LaPresse) – "Pur non avendo alcun problema di conflitto di interessi, ho raggiunto nella giornata di oggi la decisione di astenermi dal processo e ciò ha una ragione specifica: quella di difendere il Senato e i principi della autodichia, che sarebbero messi in forse da iniziative che man mano vanno a salire, per impedire che sia assunta una decisione corretta, con le regole del diritto e non con la forza della maggioranza". Lo ha detto intervenendo in aula il senatore di Forza Italia, Giacomo Caliendo, presidente della commissione contenziosa di Palazzo Madama, chiamata a decidere sui ricorsi degli ex parlamentari contro il taglio dei vitalizi. L'esponente azzurro era stato oggetto di accuse, da parte del M5S, di conflitto di interessi, essendo uno dei beneficiari della misura, qualora fossero accolte le istanze degli ex senatori. "La politica valuta l'opportunità, che non può essere valutata dal giudice. Il giudice deve svolgere la sua funzione, ma ho visto che vi è un coacervo di iniziative per distruggere l'immagine del Senato e l'autodichia", ha spiegato. "Si è ricorso, prima, a un falso, dicendo che la decisione era già assunta: non è così, era addirittura precedente alle dimissioni della collega Evangelista – ha aggiunto Caliendo – era una proposta, come ce n'erano altre, ben diverse, quella sì formulata da me, ma accantonata. È quindi completamente diverso. Leggo ora addirittura di un conflitto di interessi".

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