Il leader pentastellato lancia un macigno sul decreto sicurezza: "Teniamo in considerazione le osservazioni del Colle, ma non rinneghiamo questi mesi di lavoro". Il segretario dem: "Patti chiari, amicizia lunga". Franceschini, Orlando, D'Uva e Patuanelli a Palazzo Chigi con Conte

"Conte potrebbe dar vita a un altro governo, un Conte bis. Uso il condizionale, perché siamo stati molto chiari: o siamo d'accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti". Il capo politico del Movimento 5Stelle, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte ha chiarito la posizione dei pentastellati nei confronti del governo nascente: "Non vogliamo vivacchiare, abbiamo riassunto i punti in un documento che abbiamo consegnato al premier incaricato. Alcuni di questi punti sono imprescindibili: o entrano nel programma di governo o non si va avanti".

Di Maio torna sul ruolo di Conte: "Abbiamo rivolto gli auguri a Conte che, come M5S, abbiamo sempre considerato super partes e che abbiamo fortemente voluto". Una condizione che, contrariamente a quanto sostiene il Pd, consentirebbe al leader pentastellato di mantenere la sua carica da vicepremier. E sulle poltrone chiarisce: "Abbiamo espresso il nostro sconcerto per il surreale dibattito sugli incarichi. Era prevedibile il totoministri sui media con nomi di fantasia, ma non troviamo sano che questo dibattito contagi anche le forze politiche". 

Nel suo discorso, Di Maio non ha risparmiato una frecciatina a Salvini: "Qualcuno ha deciso di far cadere tutto sprecando una occasione storica". Ma sulla modifica del decreto sicurezza ho messo dei paletti: "Non ha alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza, vanno assolutamente tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del capo dello Stato, ma senza volerne rivedere la ratio e le linee di principio: noi non rinneghiamo questi mesi di governo". 

Una dichiarazione che ha scaldato gli animi all'interno del Pd: "Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio. Ha cambiato idea? Lo dica con chiarezza", ha dichiarato il vice segretario aggiunto del Pd, Andrea Orlando. "Secondo Di Maio non bisogna rivedere la ratio dei decreti sicurezza. Secondo me vanno abrogati. Voglio sperare sia anche la linea del Pd. Sono certo che ne parleremo", aggiunge Matteo Orfini. E il segretario Nicola Zingaretti twitta: "Patti chiari, amicizia lunga. Stiamo lavorando con serietà per dare un nuovo Governo all'Italia, per una svolta europeista, sociale e verde. Ma basta con gli ultimatum inaccettabili o non si va da nessuna parte"

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