Milano, 9 lug. (LaPresse) – "A proposito delle fonti di stampa relative al contratto siglato con ArcelorMittal, secondo le quali nel contratto sarebbe citata l’esimente penale, una modifica della quale legittimerebbe Mittal a sciogliere il contratto, preciso che non è affatto così. Nel contratto, così come negli atti successivi, si parla esclusivamente della possibilità di recesso in caso di annullamento o di modifiche sostanziali del Dpcm 29 settembre 2017, ovvero del piano ambientale. L’esistenza di questa clausola, infatti, è stata aggiunta successivamente al nascere di ricorsi amministrativi volti all’annullamento del Dpcm. Ripeto dunque che mai, nel contratto così come in nessun altro documento (accordo sindacale, addendum), viene citata espressamente, o anche solo implicitamente, l’esimente penale, disciplinata unicamente da norma di rango primario. E non poteva essere altrimenti, in quanto sarebbe stato impensabile disciplinare contrattualmente profili penalistici che sono rimessi alla sovranità del parlamento". Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, secondo quanto si apprende da fonti del Mise, al tavolo di lavoro con i sindacati per la verifica dcel piano per l'ex Ilva.
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