Intervista al vicepremier ad Agorà. Il leader del movimento parla di sicurezza "invadendo" un po' il campo del ministro degli Interni che replica. Lo ius soli? "Non è in agenda. Ma il ragazzino di Crema merita la cittadinanza"

"Il caso De Vito? Il primo in dieci anni. E l'abbiamo subito messo fuori. Il M5S va avanti a testa alta". La chiude così, Luigi Di Maio, la vicenda di Roma Capitale. Anche perché, secondo il leader politico del movimento, il caso Frongia sarebbe destinato a rientrare. L'occasione è un'intervista ad Agorà (Ria Tre) nella quale sono stati toccati un po' tutti i temi: dalla visita di Xi Jinping e la Via della Seta ai temi della sicurezza, dai problemi della maggioranza ("non ce ne sono") ai rapporti con il Pd ("Chiunque è meglio di Renzi"), allo Ius soli ("Non è nell'agenda del governo").

Sui temi della sicurezza, c'è un'evidente "invasione di campo" nei confronti di Salvini sulla quale, Di Maio minimizza. Poco più tardi, anche Salvini tiene toni bassi, ma puntualizza e, già che c'è riapre lo scontro sul Congresso Mondiale della Famiglia, uno degli oggetti di possibili tensioni tra i due partner di governo. "No, io non sono geloso – dice Salvini – . Purtroppo negli Stati Uniti nelle scuole e nelle università sono all'ordine del giorno. Io preferisco parlare di modello italiano, ma ogni consiglio è benvenuto". E sul convegno di Verona, ecco il leader leghista: "Il M5S chiede di togliere il patrocinio della presidenza del Consiglio al congresso sulla famiglia di Verona? "Io vado per sostenere il diritto di mamma e papà ad avere figli".

Caso Roma – "Il Movimento può continuare a camminare a a testa alta – dice Di Maio – Noi 30 secondi dopo mettiamo fuori le persone. Le altre forze politiche in parlamento non fanno così. In 10 anni e' l'unico caso di corruzione ed è uno shock. Appena abbiamo appreso che è stato arrestato l'ho cancellato per sempre dal M5S, da noi 30 secondi dopo sono fuori. Ma c'è un caso Roma? "Ci siamo sentiti con la sindaca di Roma Virginia Raggi in questi giorni. De Vito è stato messo fuori subito. Io non vedo un caso Roma, ma un caso De Vito,".

Sicurezza – "Sulla sicurezza per quanto riguarda i nostri militari e le nostre forze di polizia, l'Italia è un esempio nel mondo. Basti pensare al caso Battisti. Tecnicamente siamo impeccabili, politicamente possiamo migliorarci".Spiega Di Maio in un'intervista alla Stampa. Che vuole dire? "Che occorre iniziare a muoverci sulla prevenzione, non solo sulla repressione", risponde. È una sfida a Salvini sulla sicurezza? "Ma che sfida, siamo al governo insieme e lavoriamo per fare cose giuste. Credo che anche l'Italia debba iniziare a dotarsi di una National Security Strategy sul modello Usa. Ci sta lavorando il ministro Trenta, dietro la guida di Palazzo Chigi", aggiunge. Lei è ministro del Lavoro, non sta sconfinando nel settore di Salvini? "Io sono anche vicepresidente del Consiglio e leader della forza politica che ha più eletti in Parlamento, è naturale che mi occupi di temi che non riguardano solo i miei ministeri. Conta il fine, non il nome. Dobbiamo aiutare i cittadini e sono sicuro che la Lega la vede allo stesso modo. Conoscendo Salvini immagino sia felice di ricevere proposte concrete e ambiziose",

Via della Seta – "Stiamo migliorando la normativa sulla Golden Power. Sono accordi commerciali che possono favorire il made in Italy. La attenzione sul 5G c'è". Di Maio spiega così il suo punto di vista sulla in italia del presidente cinese Xi Jinping e la Via della seta. Gentiloni iniziò i rapporti con la Cina.. Una cosa buona la ha fatta? "Nei prossimi giorni partiranno i primi carichi di arance verso la Cina, è qualcosa che abbiamo sbloccato noi", risponde Di Maio. Il tema dei diritti umani può essere abbandonato per il business? "C'è un tema in tanti paesi legato ai diritti umani e questo attiene al ruolo dell'Italia nelle Nazioni Unite",

Ius soli – "Oggi lo ius soli non è nell'agenda di Governo" dice Di Maio. "Ma il papà del bambino egiziano del bus  che è riuscito a chiamare le forze dell'ordine ha chiesto la cittadinanza, io credo che gliela dobbiamo dare".

Migranti – Toni troppo accesi in Italia sui migranti? "Quello che è successo con la ultima ong di Mare Jonio dimostra che l'Italia è diventata il palcoscenico della immigrazione. Un potere dello Stato, la magistratira, ha riconosciuto che c'erano le condizioni per sequestrare l'imbarcazione". 

Zingaretti – Zingaretti meglio di Renzi? "Per me tutti sono meglio di Renzi, ma questo non vuol dire che superino la sufficienza. Mi aspetto che dal Pd con Zingaretti ci sia un cambio di rotta". Su quali temi? "Sull reddito di cittadinanza e sul salario minimo orario. Una paga minima dignitosa per arrivare a fine mese, o non è più lavoro. Voglio vedere quando si vota in parlamento chi sta dalla parte di chi ha difficoltà o se è solo propaganda". 

Di Battista – Inevitabile la domanda sulla "sparizione" di Alessandro Di Battista? "Ci sentiamo sempre con Alessandro. Non si impegna nel M5S? Non è che non si impegna, ci darà una mano, ha problemi personali e lo lasciamo in pace". 

 

 

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