Il premier in piazza De Ferrari: "Sulla ricostruzione non abbiamo ceduto al ricatto di Autostrade"

"Qualcuno ha detto che non c'è il commissario, ci sarà a 10 giorni dall'entrata in vigore" del decreto su Genova. Il premier, Giuseppe Conte, non fa nomi ma assicura che presto l'atteso commissario straordinario sarà operativo e "avrà pieni poteri".

Dopo il crollo del ponte Morandi, continua, parlando in piazza De Ferrari, durante la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime, "non abbiamo ceduto al ricatto di offrire ad Autostrade la ricostruzione del ponte. Lo faremo a spese di Autostrade con questo decreto ma la procedura per la revoca della concessione rimane in piedi e si completerà". 

Conte ci tiene poi a sottolineare l'impegno del governo nel gestire il post tragedia. "Qualcuno ha detto che ieri siamo stati a litigare. No, siamo stati ad operare nel Consiglio dei ministri per confezionare questo decreto". "Nei giorni scorsi, abbiamo lavorato tanto giorno e notte e anche ieri abbiamo lavorato tanto". "Abbiamo scritto in questo decreto – spiega – misure idonee a ristabilire normali condizioni di vita per tutte le persone coinvolte in questa tragedia. Ci sono varie misure anche volte ad accelerare tutte le procedure di ricostruzione, parlo anche del ponte Morandi". "Ci sono misure per gli sfollati, per le imprese, contributi di sostegno per le imprese danneggiate, a favore di professionisti, artigiani e commercianti", dice ancora il premier.

Infine la promessa: "Noi non ci accontentiamo di rimarginare una gravissima ferita, vogliamo offrire a Genova un rilancio di vita economica e sociale".  

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