Ma il virologo liquida il post su sui indaga la Digos: "Squadrismo"
Non si esauriscono le polemiche sui vaccini. Dopo la decisione del governo di rimandare di un anno l'obbligo di presentare la documentazione sui vaccini per l'acesso ad asili e scuole materne, il virologo Roberto Burioni aveva parlato di "pagina infame nella storia della Repubblica" che mette "a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante e oscurantista del Paese".
Un attacco che ai "no vax" non è piaciuto e che ha portato anche a degli insulti pubblici. "Ho saputo che vai al mare a Rimini al n… prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra… il mio più sonoro vaff!". Questo il post rabbioso di una madre contro il medico, pubblicato su Facebook. Sull'accaduto, secondo quanto riferisce la stampa locale di Rimini, indaga la Digos, ma il diretto interessato ha liquidato le parole come espressioni di estremismo. "Squadrismo", così Roberto Burioni ha commentato su Twitter il post divenuto noto nelle ultime ore.
Poi ha rivolto nuovamente l'attenzione sulla ministra della Sanità, Giulia Grillo. "'Un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio', ma lei, ministro, è un medico o una poetessa? Smetta di dire circonvolute nullità e faccia ritirare questo vergognoso emendamento o passerà alla storia, e al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall'opinione pubblica", ha scritto su Twitter il professore di Microbiologia e Virologia.
Ad appoggiare Burioni, il segretario Pd. "La decisione di Lega e Cinque Stelle e del governo di rinviare l'attuazione della legge, varata dal Parlamento solo un anno fa, che reintroduce l'obbligo ai vaccini per i nostri bambini, dall'asilo alla scuola, a difesa della loro salute, è una scelta grave e inaccettabile", ha scritto Maurizio Martina in un post su Facebook. "Il nostro Paese – aggiunge – ha bisogno di invertire una pericolosa tendenza che ha fatto registrare negli anni un significativo calo delle coperture vaccinali. La scienza e la medicina indicano con chiarezza la direzione di marcia da seguire, al di là delle posizioni politiche di parte, per garantire sempre meglio la difesa della salute di tutti i nostri bambini, anche di quelli immunodepressi che non possono vaccinarsi, e sconfiggere malattie gravi e mortali. I risultati della legge Lorenzin già si vedono e sono di segno positivo. Tante Regioni hanno già avvertito che non intendono retrocedere dagli impegni assunti, l'Ordine dei medici ha pronunciato parole chiare contro qualsiasi rinvio. In queste ore noi sosteniamo anche le tante iniziative promosse da genitori, insegnanti e cittadini che manifestano il loro allarme e il loro dissenso per questa scelta profondamente sbagliata". "È inaccettabile – sottolinea il segretario dem – che oggi chi governa lasci spazio alla disinformazione antiscientifica giocando con la salute dei cittadini e dei bambini in particolare. E' inaccettabile l'approssimazione con cui si giustificano scelte pericolose per la salute di tutti".
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