Poi ha visto gli rappresentanti del Drappo Bianco: "Alleggerire la burocrazia"

La generazione dei nuovi lavoratori precari, gli imprenditori vessati dal Fisco e le immancabili dirette Facebook. Il primo giorno ufficiale da 'superministro' del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio parte con un doppio incontro, intervallato da una passeggiata in Via Veneto tra ali di folla delle telecamere.

Il "primo passo" è un confronto con l'associazione bolognese dei riders, i ciclofattorini del food: "Ho voluto incontrare quei ragazzi che rappresentano quei nuovi lavori e sono il simbolo di una generazione abbandonata, sono ragazzi senza tutele e spesso senza un contratto". L'obiettivo del capo politico del M5S è chiaro: "Noi vogliamo che abbiano una vita dignitosa, noi iniziamo un percorso per un modello di lavoro che dovrà avere un salario minimo orario e deve prevedere un confronto tra i lavoratori e i colossi". Il gruppo di lavoratori ricevuto al Ministero del Lavoro è composto da ventenni, alcuni con le loro bici che sembrano soddisfatti dopo il primo incontro con il neoministro: "La prossima settimana ci sarà un altro incontro informale e forse apriremo un tavolo. L'incontro è andato bene, il ministro ha fatto molte domande, in realtà si sta informando. L'obiettivo è aprire un tavolo condiviso, puntando sul salario minimo". Di Maio, dopo essersi congedato dai bikers, compare subito su Facebook e ribadisce la necessità di trovare "una soluzione per i riders perché chi lavora deve avere diritti minimi è un salario minimo".

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