La sua carriera di legale comincia col processo per mafia contro il "divo Giulio". Ed è diventata famosa. Da FI alla Lega

Giulia Bongiorno è la nuova ministra per la Pubblica amministrazione. Entra a far parte molto giovane del collegio di difesa di Giulio Andreotti. Come assistente dell'avvocato Franco Coppi, ottiene una grande notorietà nel corso dei processi iniziati nel 1993 e durati dieci anni. Striscia la Notizia le dedica un'imitazione, facendone un personaggio televisivo. Tra le altre celebrità difese da Giulia Bongiorno ci sono Piero Angela, in un processo per diffamazione, Sergio Cragnotti, Vittorio Emanuele di Savoia, il calciatore Stefano Bettarini per il caso calcioscommesse e Francesco Totti per la squalifica dal campionato Europeo del 2004.

Grande eco ha poi il suo impegno nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher, in cui Bongiorno difende Raffaele Sollecito, che sarà scagionato e liberato. Nel 2006 entra in politica e viene eletta deputata come indipendente per Alleanza Nazionale. É riconfermata tra le fila del Popolo della Libertà nel 2008 quando diventa anche presidente della Commissione giustizia ed entra nel Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa e nel Collegio d'appello.

Nel luglio 2010 lascia il gruppo parlamentare del Pdl per aderire al movimento guidato da Gianfranco Fini, Futuro e Libertà. In parlamento ha lavorato alla stesura della legge sullo stalking, è stata autrice di proposte di legge per l'introduzione dell'aggravante del femminicidio e del delitto di matrimonio mediante coercizione. Favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali e una legge contro l'omofobia. Si è espressa per l'ampliamento della legittima difesa. Alle regionali nel Lazio del 2013 si candidata a presidente per Udc e Fli. Si candida per il Senato con lsa formazione centrista a sostegno di Mario Monti, ma non viene eletta. Nel gennaio 2018 l'annuncio del ritorno in politica con la Lega di Matteo Salvini. Candidata da capolista in cinque regioni, viene eletta al Senato in Sicilia.

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