E’ approdato nel Consiglio Comunale di Torino il caso della consulenza di Luca Pasquaretta, portavoce della sindaca Chiara Appendino, alla scorsa edizione del Salone del Libro. Appendino ha rivendicato “la correttezza della procedura” che ha permesso a Pasquaretta di svolgere un'attività di 80 ore, nel maggio 2017, come collaboratore del presidente dell'allora Fondazione per il Libro, Massimo Bray, e di ricevere un compenso di 5mila euro. Il suo discorso non ha convinto alcuni membri dell'opposizione, tra cui Stefano Lo Russo (Pd), che ha accusato la sindaca di "completa mancanza di onestà intellettuale". "Andremo fino in fondo in questa questione, anche a tutela degli oltre 10mila dipendenti di questo ente che non hanno le opportunità date dallo stare così vicino al potere di questa città" ha aggiunto, riferendosi anche alle centinaia di fornitori che aspettano ancora di essere pagati dalla Fondazione.
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