Il leader della Lega vuol partire dal centrodestra per poi "ascoltare tutti". Pd: Zingaretti si candida alle primarie"

"O c'è un governo che può governare o la parola torna agli italiani". Ecco l'aut aut di Matteo Salvini. Il segretario della Lega riunisce al Palazzo delle Stelline di Milano i 183 parlamentari eletti nel giorno del suo 45° compleanno. "Io – spiega in conferenza stampa – vado al governo solo e soltanto se posso rispettare il programma. Qualcuno non ha voluto il premio di coalizione. Io la farei domattina una legge elettorale che dà il premio a chi ha la maggioranza, ma credo poco ai governi a tempo, telecomondati da Bruxelles".

Il programma? "Stiamo lavorando. Entro aprile, qualunque sia il governo, c'è una manovra economica da preparare. Leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi – suona la carica – presenteremo una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse". Alla domanda sull'ipotesi di dare la presidenza della Camera o del Senato a un esponente del M5S, Salvini risponde così: "Perché dovrei essere contrario?". "Sarà mio dovere – aggiunge – chiamare tutti gli altri segretari per proporre una gestione condivisa, democratica e rispettosa del voto popolare. Vediamo se gli altri hanno nomi e cognomi, io parto dalla scelta degli italiani di domenica".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata