Assemblee tecniche con i nuovi parlamentrai pentastellati su Rousseau e commissioni

Entrano alla spicciolata nell'hotel Parco dei principi, quartiere Parioli di Roma, a due passi da villa Borghese. Sono i trecentotrentanove eletti del M5S, molti dei quali faranno il loro ingresso per la prima volta in Parlamento la prossima settimana.

Bocche cucite per i neo deputati e senatori, che si godono qualche minuto di celebrità e decine di flash prima di infilarsi nelle porte girevoli dell'albergo dove li aspettano i 'riconfermati'. Molti non dicono neppure nome e cognome, ogni gaffe è bandita. Non ci sono, ovviamente, gli espulsi anche se eletti.

C'è invece una felicissima Giulia Sarti, reintegrata dai probiviri nel M5S dopo essersi autosospesa per dei problemi nella rendicontazione dei bonifici. Non parla, ma da dietro il finestrino del taxi fa cenno di sì con la testa a chi le chiede se sia 'rientrata nel gruppo', quindi un pollice alzato e via verso una nuova legislatura.

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