L'ex nuotatore si lancia in politica: "Non conta se qualche volta perdiamo o cadiamo, l'importante è rialzarsi sempre"

Se il Movimento 5 Stelle riuscirà a formare un governo la casella del ministero dello Sport sarà occupata da uno dei campioni più amati e sfortunati del panorama nazionale. La figura scelta da Luigi Di Maio è quella di Domenico Fioravanti. Il nuotatore novarese, classe 1977, ai Giochi di Sydney 2000 riscrisse la storia. Primo italiano a diventare campione olimpico nel nuoto in corsia e primo atleta a vincere la combinata 100 e 200 metri rana in un'edizione delle Olimpiadi. La carriera del giovane Domenico fu però stroncata mentre si preparava a difendere i suoi titoli ad Atene 2004. Diagnosi di ipertrofia cardiaca e fine anticipata di una storia sportiva che aveva ancora molte pagine bianche da scrivere. Fioravanti, inserito nel 2011 nella Hall of Fame del nuoto internazionale, seppe reinventarsi grazie all'aiuto del mondo dello sport diventando testimonial della Fin ed inviato della Rai alle manifestazioni natatorie più importanti.

Nel 2018 l'avventura in politica, primo come candidato alla Camera dei Deputati e poi con l'investitura di Luigi Di Maio nella sua eventuale squadra di ministri. L'annuncio è arrivato a Pescara da Alessandro Di Battista. Al suo fianco all'evento anche Zdenek Zeman, schieratosi apertamente con il Movimento 5 Stelle in quanto: "l'unica forza politica che presenta un programma sullo sport sono loro". Un endorsement 'di livello' per un emozionato Fioravanti che si è presentato alla platea come "un uomo di sport ma al servizio dello sport". "Vogliamo insegnare ai più piccoli le regole e i valori sani, il rispetto dell'avversario", spiega. Lo sport "mi ha insegnato a non mollare mai, a perdere, perché perdere non è brutto, è normale, e questo va insegnato ai più giovani. Tutti noi ci siamo ritrovati a rialzarci dopo una sconfitta, l'importante è farlo senza scorciatoie, senza l'utilizzo di sostanze proibite. Non è importante se qualche volta perdiamo e cadiamo, ma rialzarsi per il raggiungimento degli obiettivi", prosegue ancora.

Se effettivamente Fioravanti dovesse diventare ministro sarà interessante vedere quelli che saranno i rapporti con il Coni. Il nuotatore, tesserato e socio del Cc Aniene, ha un rapporto ottimo e di lunga data con il presidente Giovanni Malagò, con il quale però i grillini non sono mai stati teneri. Nell'idea del M5S il Comitato Olimpico dovrebbe occuparsi solamente della preparazione olimpica mentre quella di base dovrebbe invece essere sotto l'egida dello Stato. "Il nostro rapporto è notorio. Non posso che essere contento. Quando un uomo di sport si occupa di sport è sicuramente una bella cosa. E' una persona pulita", il commento di Malagò. I due potrebbero essere chiamati a discutere, con i nuovi ruoli, anche di candidature olimpiche visto che si vocifera in maniera sempre più insistente di una Milano (da sola o con Torino) pronta a raccogliere la sfida per i Giochi Invernali del 2026. "Con Fioravanti ministro più facile pensare a candidature olimpiche? Sicuramente penso che sia un uomo fortemente legato ai valori dei cinque cerchi. Anche quando è stato designato per diventare parlamentare ci siamo parlati e mi è venuto a trovare", conclude.
 

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