Alfredo D'Attorre definisce "una norma assurda" quella sulle pluricandidature prevista dalla legge elettorale. "Non si riesce neanche a trovare il modo di scriverlo o spiegarlo sulla scheda, l'aumento a cinque delle pluricandidature consentite - dice il deputato di Mdp - rafforza ulteriormente questa vera e propria orgia di nominati".

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