Il capo dello Stato a Matera per l'inaugurazione della Cattedra Jacques Maritain

 "Il Mediterraneo da luogo di scambi, di cultura, di esperienze, di commerci, di scambi, di costumi, è in questo periodo un luogo di sofferenze, di traffici disumani, spesso di morte. Occorre far prevalere e riaffermare in pieno il suo carattere di legame di civiltà come è stato prevalentemente nei secoli. La comunanza di paesaggi e di culture costituiscono l'humus per i diritti umani, la pace, il dialogo". Così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Matera. 

"Dovremmo essere perennemente riconoscenti con coloro che ebbero il coraggio di denunciare il 'Crepucolo delle civiltà'. Come Maritain, anche Hannah Arendt. Personaggi di diversa formazione culturale, ma tutti accomunati con la difesa delle civiltà. Era una lezione che i pensatori, gli intellettuali, i filosofi, impartivano alla politica. Occorre rammentarla sempre perché da quei germi di riserva morale che l'Europa ha trovato, ha tratto la capacità di ripresa e la forza per procedere in scelte di integrazione, sulla base dell'intuizione di grandi statisti. Quell'integrazione che da decenni assicura all'Europa pace, crescita costante, libertà. Non solo l'Europa gli è debitrice", continua il presidente della Repubblica.

"Maritain – spiega Mattarella – denunciò il 'Crepuscolo delle civiltà' e polemizzava con le teorie di Carl Schmitt, con il principio di inimicizia che sarebbe stato alla base del rapporto delle diverse comunità politiche. Maritain lo bollava come il principio della supremazia dell'odio contrapponendo un altro approccio – consapevole della deriva nazionalista con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale".

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