Riguarda due polizze vita: l'ex presidente della Camera per gli inquirenti decise l'acquisto della casa a Montecarlo
La guardia di finanza, coordinata dalla Didirezione distrettuale antimafia di Roma, sta eseguendo un sequestro preventivo di beni per il valore di un milione di euro a Gianfranco Fini. Il sequestro riguarda due polizze vita stipulate dall'ex presidente della Camera, ed è legato all'indagine sull'imprenditore delle slot Francesco Corallo nell'ambito della quale Fini è indagato per concorso in riciclaggio. L'indagine, condotta dal Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della guardia di finanza, aveva condotto nel dicembre scorso, all'arresto del 're delle slot' Corallo, e altre quattro persone, tra le quali l'ex parlamentare Pdl Amedeo Laboccetta, ritenute parte di un'associazione dedita ai reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il profitto illecito del gruppo, una volta 'depurato', secondo chi indaga sarebbe stato impiegato da Francesco Corallo in attività economiche e finanziarie, in acquisizioni immobiliari, e destinato anche ai membri della famiglia di Elisabetta Tulliani, moglie di Fini, suo fratello Giancarlo Tulliani, e il padre Sergio.
Il 10 aprile scorso Fini è stato sentito dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta e si è detto estraneo ai fatti. Il fascicolo che lo riguarda è una tranche dell'inchiesta sulla presunta associazione a delinquere transnazionale che, secondo chi indaga, riciclava tra Europa e Antille i proventi del mancato pagamento delle imposte sul gioco on-line e sulle video-lottery. Fini respinge ogni accusa e rende noto di aver denunciato per calunnia l'ex parlamentare Amedeo Laboccetta, finito in arresto nel corso delle indagini e dalle cui dichiarazioni sono nate le accuse dirette a Fini.
INQUIRENTI: DECISE ACQUISTO DELLA CASA A MONTECARLO. Secondo quanto scritto dagli inquirenti della guardia di finanza che indagano sulla presenta associazione che riciclava proventi del gioco d'azzardo per l'imprenditore Francesco Corallo, i proventi del 're delle slot' sarebbero stati utilizzati per "attività economiche, finanziarie, ed acquisizioni immobiliari, tra cui l'acquisto dell'appartamento di Montecarlo ceduto da Alleanza Nazionale alle società offshore Printemps e Timara", riconducibili a Giancarlo e Elisabetta Tulliani. "Le indagini – scrive ho indaga – hanno accertato che detto negozio giuridico, realizzato alle condizioni concordate con Francesco Corallo ed i Tulliani, è stato deciso da Gianfranco Fini nella piena consapevolezza di tali condizioni".
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