Nuova bomba sulla giunta capitolina, ennesima 'rivolta' delle opposizioni, con in prima fila il Pd, contro la prima cittadina di Roma
Nuova bomba sulla giunta Raggi, ennesima 'rivolta' delle opposizioni, con in prima fila il Pd, contro la prima cittadina di Roma. Il caso polizze vita, che l'ex capo della segreteria politica della sindaca Salvatore Romeo avrebbe stipulato inserendola come beneficiaria, ha infatti scatenato un fiume di reazioni nel mondo politico italiano, che si è scagliato anche nei confronti del numero 1 del Movimento 5 Stelle. "Beppe Grillo pensa di cavarsela con una battuta 'farò polizze per tutti'. Fossi in lui starei più cauto. Perché quanto sta emergendo richiede ben altre spiegazioni. Deve spiegare Virginia Raggi le ragioni di questi intrecci tra nomine, soldi, potere, interessi. Il nostro gruppo al Campidoglio ha chiesto a Virginia Raggi di venire a riferire e spiegare in aula. Temo che come al solito scapperà, per non dover riconoscere un dato ormai oggettivo: questa amministrazione ha fallito", dice senza mezzi termini il presidente dei dem Matteo Orfini. E se dallo stesso fronte Stefano Pedica commenta con una battuta su Twitter ( "Sindaco a sua insaputa e #polizza a sua insaputa?"), la vicepresidente del gruppo Alessia Morani attacca: "Quelle di Grillo e Raggi sono parole offensive e volgari per Roma e per l'Italia. Invece della battuta 'polizze per tutti' spieghino ai cittadini cosa c'è dietro questa oscura vicenda, ultima perla del filo nero di trame, intrighi e ricatti in cui è sprofondato il M5s. Un tunnel che purtroppo sta impedendo alla città di avere un governo in grado di affrontare le emergenze". Dalla Capitale Stefano Fassina di Sinistra Italiana chiede subito spiegazioni sul caso (Raggi ha detto di "non saperne nulla"), mentre Giorgia Meloni (Fdi) alimenta la polemica: "Il Movimento 5 stelle non sa scegliere i propri collaboratori. Se non c'è qualcosa di peggio".
Nel centrodestra sulla stessa lunghezza d'onda Stefania Prestigiacomo di Forza Italia: "La mancanza di rispetto dei grillini e di Raggi verso i romani non ha limite. Non un dubbio e nemmeno un'esitazione nel difendere una sindaca e una giunta che stanno affossando la Capitale e questo solo per salvare qualche voto a livello nazionale". E se Flavio Tosi, sindaco di Verona, non è il solo a citare il caso Scajola ("Molto più credibile che lui non sapesse"), dall'ex ministro arriva una presa di posizione netta, spiegando che l'esponente di Forza Italia "ha chiarito la sua estraneità alle accuse (il 'famoso' appartamento al Colosseo acquistato a sua insaputa) con il totale proscioglimento".
In attesa della risposta ufficiale al Campidoglio della sindaca nell'occhio del ciclone se da diversi esponenti (da Librandi a Zannola) arrivano richieste di dimissioni, Gasparri ironicamente chiede invece alla Raggi di andare avanti per "dimostrare a tutti che i grillini sono il nulla, non un'alternativa".
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