Per l'ex segretario della Dc e premier "il passato non ritorna"

"Il passato non ritorna", parlare di Prima Repubblica è "una semplificazione poco adatta alla situazione dell'Italia di oggi. Un tentativo banale di capire un presente che sfugge alla comprensione e che si rivela nella sua impotenza". Così Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco, ex segretario della Dc e presidente del Consiglio, in un'intervista alla Stampa. Un ritorno al proporzionale, spiega De Mita, "potrebbe essere utile, ma con un premio di maggioranza che solleciti le convergenze. Un premio però diverso da quelli del Porcellum o dell'Italicum: il premio deve sollecitare le aggregazioni, non sostituirsi al consenso, altrimenti è antidemocratico". Le coalizione "credo che vadano fatte prima, ma con la logica degasperiana di partiti diversi che si mettono insieme per fare qualcosa. Che è molto diverso dalle coalizioni della seconda repubblica, come l'Ulivo, nate solo per avere la maggioranza". Quanto a Renzi, per De Mita "se tornasse a palazzo Chigi trasmetterebbe l'idea che la politica non è una cosa seria". E sul Pd: "Non sono mai riuscito a vederlo. Prima dell'organizzazione di un partito viene un pensiero, la politica senza pensiero genera mostri. Sembrava che ci fosse una forte unità attorno al capo, ora vedo movimenti veloci di allontanamento che si moltiplicano. Ma ci si illude se si pensa che il problema sia solo Renzi".
 

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