La coesione è "decisiva per il nostro Paese per affrontare i problemi e le difficoltà"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Brescia, in piazza della Loggia per rendere omaggio alle vittime dell'attentato del 28 maggio 1974. Il capo dello Stato ha osservato un minuto di silenzio davanti alla stele, poi ha incontrato il presidente dell'Associazione familiari delle vittime della strage Manlio Milani e ha salutato i cittadini bresciani, che lo hanno accolto con applausi e il grido "Grande Presidente"

La coesione è "decisiva per il nostro Paese nell'affrontare i problemi e le difficoltà che si profilano", ha detto il presidente della Repubblica intervenendo al Teatro Grande di Brescia agli amministratori pubblici presenti in sala. 

Mattarella, in un passaggio del suo disocrso, in occasione del ricordo a Mino Martinazzoli, si è rivolto direttamente ai sindaci presenti in sala. "Un saluto molto affettuoso lo rivolgo ai sindaci – ha detto il Capo dello Stato – So che si tratta di un impegno che assorbe molto, dolente e faticoso, ma si tratta di una presenza e di un'attività preziosa sul territorio. I Comuni costituiscono l'ossatura della nostra Repubblica e la loro salute rappresenta la salute della nostra Repubblica".

"I sindaci sanno che tutti i ruoli istituzionali sono importanti – ha aggiunto –  sanno com'è importante il reciproco rispetto" tra le istituzioni, " il dialogo" e sanno di dover rappresentare "tutta la popolazione, non solo chi li ha eletti". Per il capo dello Stato, inoltre, i sindaci "sanno che è più importante valorizzare ciò che unisce più che ciò che può dividere". Il richiamo era rivolto anche ai 23 primi cittadini della Lega Nord, eletti nella provincia di Brescia, che hanno scelto di non prendere parte all'incontro istituzionale di oggi per manifestare il loro dissenso con le posizioni del Capo dello Stato sull'immigrazione.

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