Il nome dell'ex governatore dell'Emilia-Romagna divide le forze politiche e il leader leghista rilancia sul prefetto

La Lega è pronta a collaborare con governo e maggioranza per affrontare insieme l'emergenza post terremoto, ma rilancia sulla scelta del commissario. Alla vigilia del Consiglio dei ministri di questa mattina, si legge in una nota, Matteo Salvini propone il nome del prefetto Francesco Paolo Tronca quale commissario per la ricostruzione, al posto di Vasco Errani. "Con spirito costruttivo e con massimo rispetto per il dolore di centinaia di famiglie che hanno perso i propri cari – dice il segretario della Lega Nord – siamo pronti a sostenere Tronca nel ruolo di commissario per la ricostruzione. Il prefetto ha già dimostrato di essere in grado di gestire con successo situazioni difficili e delicate in numerose città tra cui Milano e Roma. Siamo certi che sarebbe in grado di svolgere un ottimo lavoro anche nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto".

Ma Renzi per la ricostruzione pensa "soprattutto" al modello emiliano. "Quel territorio – scrive – ha 'tenuto botta', come si dice da quelle parti, ricostruendo subito e bene". A guidare il modello Emilia nel 2012 era proprio Vasco Errani, ed è lui il 'prescelto' dal governo. L'incarico viene dato quasi per certo in ambienti vicini al premier, il decreto di nomina – viene spiegato – si sta scrivendo (anche se non è detto che si proceda con l'approvazione nel Cdm di domani).

Proprio il nome dell'ex governatore dell'Emilia-Romagna rischia però di rompere l'unità alla quale Renzi continua a richiamare le forze politiche. Sul tavolo c'è il progetto di prevenzione 'casa Italia' e l'invito rivolto da Renzi a "tutti" i partiti, "anche a quelli di opposizione" è quello di "dare una mano" affinché "la politica italiana offra una dimostrazione di strategia e non solo una rissa dopo l'altra". E se oggi la Lega sembra disposta, a certe condizioni, a collaborare, Salvini continua a puntare il dito contro "il fallimento e la lentezza della ricostruzione in Emilia" – e quindi contro Errani.

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