Trasferitosi nel 2013, fino a marzo non poteva votare per l'interdizione dai pubblici uffici
Per la prima volta, domenica prossima, Silvio Berlusconi voterà a Roma. L'ex presidente del Consiglio, infatti, ha spostato la residenza da Arcore alla Capitale nel settembre del 2013. Una decisione suggerita dai suoi avvocati, che si inquadrava nel ventaglio delle valutazioni per l'esecuzione della condanna a 4 anni (di cui 3 coperti da indulto) per frode fiscale al processo Mediaset-diritti tv.
Berlusconi ha poi scontato i 10 mesi di pena residua ai servizi sociali, trascorrendo la mattinata del venerdì ad assistere i malati di Alzheimer dell'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. La residenza, però, l'ha lasciata nella Capitale. L'ex Cavaliere fino a marzo scorso non poteva votare perché la Cassazione il 18 marzo del 2014 aveva confermato anche due anni di interdizione dai pubblici uffici come pena accessoria proprio del processo Mediaset. Decisione che ha precluso all'ex Cavaliere anche la possibilità di esercitare il diritto di voto. La prima occasione utile per tornare alle urne, era il recente referendum dell'11 aprile sulle trivelle, ma Berlusconi ha deciso di disertare l'appuntamento elettorale. Domenica prossima, invece, l'ex Cavaliere voterà per la prima volta nella Capitale e la sua preferenza andrà a Alfio Marchini.
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