"Purtroppo ho visto tanto sciacallaggio attorno a Marco" sottolinea Maurizio Turco

"Questa camera ardente è stata aperta due anni e mezzo fa, quando si è concluso il congresso dei Radicali italiani. Da allora Pannella ha subito umiliazioni e insulti gratuiti. Purtroppo ho visto tanto sciacallaggio attorno a Marco. Più che scissione, uno scisma. Noi abbiamo offerto un disarmo unilaterale. Loro hanno deciso di fare altro". Così Maurizio Turco, da dieci anni tesoriere del Partito Radicale, intervistato dal 'Corriere della Sera'. "Ci sono due linee politiche contrapposte. C'è un gruppo che si è coagulato attorno a Magi, Cappato e a Valerio Federico. Ora parlano di unità, ma su cosa? Dovremmo mettere in piedi il partito che loro volevano fare e Marco non ha mai voluto? Come può essere ricomponibile, dopo due anni e mezzo", ha aggiunto. Sull'eredità di Pannella, scomparso il 19 maggio a Roma, dice: "Sono le sue lotte politiche, dunque andrà a chi le porterà avanti. Patrimonio? Marco non aveva più niente. Si è venduto tutto per il partito, per finanziare la politica. Nella cassa del partito c'è un milione di euro, in debiti. Non c'è una guerra attorno alle spoglie di Pannella, c'è un dissesto manifesto. a 'roba' è intestata a una associazione, che si riunirà e deciderà. Siccome gestivo con lui e sui miei atti c'è la sua firma, Marco non mi ha lasciato detto niente. Ci riuniremo per eleggere il nuovo presidente".
 

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