L'ex ministra sentita come persona informata sui fatti dichiara: "Io parte lesa". Grillo chiede intervento Mattarella

"Il ministro Guidi ha sbagliato. Non c'è niente di illecito, ma ha fatto un errore e ne ha preso atto. Finalmente in Italia è arrivato il momento che chi sbaglia va a casa e lascia la poltrona". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Tg2 delle 20.30, al termine di una lunga giornata, nella quale l'ex ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi è stata ascoltata in procura a Potenza per oltre tre ore come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sul petrolio che vede indagato il suo compagno, Gianluca Gemelli. L'ex ministra, sentita come persona informata sui fatti, e quindi non accompagnata dall'avvocato, tecnicamente si sarebbe potuta avvalere della facoltà di non rispondere sul compagno Gianluca Gemelli, ma non sulle altre persone coinvolte; stando a quanto raccontato dal capo della squadra mobile di Potenza Carlo Pagano avrebbe invece risposto a tutte le domande. Federica Guidi si sarebbe presentata davanti ai magistrati con "grande serenità". Fonti vicine all'ex ministra spiegano che è arrivata dieci minuti in anticipo all'appuntamento in procura, "ha raccolto tutte le informazioni che possono essere utili al caso ed è disponibile a metterle a disposizione degli inquirenti". "Vorrei prima di tutti ringraziare i magistrati per avermi dato la possibilità in tempi così brevi di chiarire questa vicenda così spiacevole per me. Ho risposto a tutte le loro domande. Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere persona offesa", afferma la Guidi in una nota diffusa dopo aver lasciato la procura. Il colloquio coi pm è stato secretato, l'ex ministra non avrebbe quindi potuto rivelare nulla o sarebbe stato un reato.

INTERCETTATE LE TELEFONATE DI GEMELLI. Nelle carte dell'indagine che coinvolgono Gemelli ci sono alcune intercettazioni di sue telefonate con la ministra Guidi. "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se è d'accordo anche Maria Elena, quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte. Alle quattro di notte. Rimetterlo dentro alla legge con l'emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa dall'altra parte si muove tutto", dice Guidi al telefono al fidanzato a proposito dell'emendamento alla legge Sblocca Italia, parlando dei lavori per il centro Oli Total e riferendosi alla ministra Boschi. A Gemelli, che gli chiede se effettivamente l'emendamento riguardi la Total, Guidi risponde: "Certo, te l'ho detto per quello".

La procura di Potenza non sta invece indagando sulla conversazione intercettata tra Gemelli e Valter Pastena, direttore generale della Ragioneria generale dello Stato, nella quale si parla di una foto del ministro dei Trasporti Graziano Delrio a Cutro, in riferimento all'indagine 'Aemilia' sul radicamento della 'Ndrangheta in Emilia Romagna, nell'ambito della quale Delrio fu sentito non da indagato, ma come persona informata dei fatti. Da quell'incontro non emerse alcun rilievo nei confronti di Delrio. Potrebbe, spiegano fonti della procura, essere stralciato questo passaggio per essere inviato all'autorità competente, ma al momento non è ancora stata valutata la questione.

GRILLO CHIEDE INTERVENTO MATTARELLA. Dal suo blog, Beppe Grillo, a nome del Movimento 5 Stelle, chiede "l'intervento del Presidente della Repubblica Mattarella" per l'inchiesta che ha portato l'ex ministra Guidi alle dimissioni. Il leader M5S chiede di "mandare a casa" anche la ministra Boschi, per il coinvolgimento del padre nell'inchiesta per bancarotta fraudolenta per il caso Banca Etruria e per aver firmato "la leggina pro Total che aiuta il fidanzato della Guidi"; il ministro Padoan, perché dalle intercettazioni risulta che la Guidi "dice che è stato piazzato lì da una 'combriccola', da un 'quartierino' che fa pressioni sui ministeri"; il ministro Delrio perché "al centro di un presunto ricatto riguardate un dossier di foto (da verificare) con dei mafiosi; la ministra Pinotti: "lei spinge per l'acquisto di quasi 6 miliardi di euro di nuove navi. Il capo della marina militare italiana De Giorgi è sotto indagine per associazione a delinquere. L'indagine è collegata a Trivellopoli. Lei tace ma il suo silenzio è assordante".

ESPOSTO DI DELRIO. "Sono interessato a sapere se esiste o è esistita un'attività di dossieraggio nei miei confronti, volta a screditarmi, basata su presupposti totalmente infondati. Attività che considererei molto grave non solo nei mei riguardi, ma anche verso ogni cittadino italiano che possa esser oggetto di tali attenzioni. Per questo motivo presenterò un esposto alla Procura". Lo afferma in una nota il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. 

 

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