"L'analisi politica deve abituarsi a guardare un po' oltre e a capire quel che potrà accadere"

"Non ho cambiato passo e il fiato di oggi è il medesimo di quello di ieri. Mi sono solo sottratto a chi voleva fare di me un suppellettile televisivo, e la delusione magari è di coloro che hanno bisogno di un nome purchessia. Ma questi sono i veneratori dell'uomo solo al comando che è esattamente la rappresentazione della natura storta di una democrazia di plastica". Così il segretario Fiom Maurizio Landini in un'intervista a 'Il fatto quotidiano'. "Ho sbagliato – aggiunge – ad andare in tutti i talk a urlare!. Quanto alla 'coalizione sociale', nata l'anno scorso, "siete impazienti – sottolinea Landini – avete una percezione così alterata della realtà perché subite la cronaca nervosa del giorno per giorno. L'analisi politica deve abituarsi a guardare un po' oltre e a capire quel che potrà accadere e forse accadrà".

"Per la prima volta – aggiunge Landini – la Cgil sta affrontando assemblee con tutti i lavoratori e metterà ai voti la sua proposta di legge di un nuovo statuto dei diritti. Il lavoro non è quello di ieri – spiega -, ma anche i lavoratori non sono più quelli di ieri. E quella proposta di legge sarà poi coniugata a un'altra domanda: per farla passare, per trasformarla in legge, siamo d'accordo di promuovere un referendum abrogativo del Jobs act e delle altre norme, come quelle sulla scuola? Entro il 18 marzo avremo i risultati. A me – conclude – sembra una cosa grandiosa impegnare cinque milioni di lavoratori e tutto il 2016 nella raccolta di firme".

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