Roma, 31 dic. (LaPresse) – Si apre con una citazione dello scrittore Isaac Asimov il nuovo numero della ‘Settimana’ di Beppe Grillo, un passaggio de ‘La fondazione’ che suona come una feroce critica contro il linguaggio allusivo e fuorviante dei politici.
“Vedete – si legge nel libro, le parole sono di un personaggio del romanzo, uno scienziato – esiste una branca del sapere umano, conosciuta sotto il nome di logica simbolica, che può essere usata per eliminare tutte le parole inutili che rendono oscuro il linguaggio umano. L’ho applicata al trattato fra l’Impero Galattico e i nostri avversari: circa il novanta per cento del testo è stato scartato dall’analisi come privo di significato, e le conclusioni ricavate possono essere riassunte come un riconoscimento che l’Impero è nostro alleato ma… non può e non intende far nulla per proteggerci.”
“Questa è la parte più interessante. Ho registrato tutte le sue affermazioni e ho fatto analizzare anche quelle. Quando sono riusciti a eliminare ogni affermazione priva di significato, le parole incomprensibili, gli aggettivi inutili, in breve tutto ciò che era irrilevante, non era rimasto niente. Signori, in cinque giorni di discussioni, Lord Dorwin non ha detto assolutamente nulla, ed è riuscito a fare in modo che voi non ve ne accorgeste.”
Accanto a Lord Dorwin Grillo mette un asterisco e suggerisce: “Inserite il nome di un politico a caso”.
“Ma allora che dovremmo pensare delle assicurazioni di appoggio da parte del rappresentante dell’Impero? Sembravano… soddisfacenti”.
(Segue)
dpn
311315 Dic 2015
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