Roma, 6 dic. (LaPresse) – “Non inseguo i bombardamenti degli altri”. Queste le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi che in un’intervista al Corriere della Sera spiega la linea del governo: serve un accordo chiaro su Siria e Libia. “La posizione dell’Italia è chiara e solida. Noi dobbiamo annientare i terroristi, non accontentare i commentatori. E la cosa di cui non abbiamo bisogno è un moltiplicarsi di reazioni spot senza sguardo strategico. Tutto possiamo permetterci tranne che una Libia bis”, ha affermato.

Alla domanda: “Non teme che così l’Italia rischia di avere un ruolo marginale nella partita libica?”, Renzi precisa: “Se protagonismo significa giocare a rincorrere i bombardamenti altrui, le dico: no grazie. Abbiamo già dato. L’Italia ha utilizzato questa strategia in Libia nel 2011: alla fine cedemmo a malincuore alla posizione di Sarkozy. Quattro anni di guerra civile in Libia dimostrano che non fu una scelta felice. E che oggi c’è bisogno di una strategia diversa”. “Sono fiero e orgoglioso dei nostri militari – ha precisato. Ma proprio perché ne stimo la professionalità dico che la guerra è una cosa drammaticamente seria: te la puoi permettere se hai chiaro il dopo. Quando diventi presidente del Consiglio ti guida la responsabilità, non la smania”.

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