Roma, 27 nov. (LaPresse) – “Diventa sempre più evidente che l’unico modo per liquidare e non per contenere l’Isis-Daesh è quello di costruire una larga coalizione che si compone delle maggiori potenze (Usa, Russia, Francia e altri Paesi europei dai Paesi arabi possibilmente sotto l’egida dell’Onu) e che sia in grado di intervenire sia per via aerea sia per via terrestre sul territorio che costituisce la base fondamentale di un terrorismo di nuovo tipo che si è fatto esercito e Stato e che pratica un’autentica guerra anche se di tipo asimmetrico”. Lo dichiara in una nota il presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto. “Occorre un lavoro politico e anche una mediazione fra Stati come la Turchia e la Russia che finora si sono contese spregiudicatamente l’obiettivo di controllare rispettivamente la Siria”.
“Per ciò che riguarda la Russia – aggiunge Cicchitto – questo coinvolgimento non può avere come contropartita la fine delle sanzioni derivanti dal suo comportamento rispetto all’Ucraina fino a quando il suo intervento su DonBas non sia completamente finito. E comunque vanno evitate nel modo più assoluto decisioni unilaterali per quello che riguarda la fine delle sanzioni che devono essere prese di comune intesa fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Infine mentre l’Italia sta facendo tutto quello che è possibile per la lotta al terrorismo anche a livello internazionale, siccome si sta realizzando un singolare gioco a tirare la giacca a Renzi, non vorremo che nessuno dimenticasse che di qui a pochi giorni l’Italia dovrà fare i conti con l’impegno assolutamente straordinario di tutti i tipi che riguarda il Giubileo”.
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