Roma, 27 nov. (LaPresse)- Le Comunali di Roma, dopo Alfio Marchini, trovano la candidatura di Stefano Fassina. L’ex Pd, oggi deputato di Sinistra italiana, afferma in una intervista al Fatto: “Ci metto la faccia. Propongo la mia candidatura che andrà ovviamente verificata con le mille realtà dell’associazionismo presente nella città, con le forze economiche e sociali, con quelle politiche. Ho iniziato ieri incontrando i volontari di Baobab e ho avuto la conferma delle risorse presenti in città. Roma ha gli anticorpi per riprendersi”. E della proposta di Pippo Civati, ex compagno di partito, al presidente dei Radicali italiani, e consigliere comunale uscente, Riccardo Magi dice: “Mi ha stupito molto. Ma spero che con Magi si possa fare squadra”. E sottolinea: “Non è casuale che partiremo da Ostia, l’epicentro della crisi di legalità a Roma. Il nostro punto di vista saranno le periferie, il luogo sociale e urbano dal quale guardare alla città”. E di Marino dice: “C’è stata una fase in cui l’amministrazione Marino ha segnato una discontinuità con la giunta Alemanno e con quanto, poi, è emerso dal lavoro della magistratura. Penso a Malagrotta o ai provvedimenti sull’urbanistica. Dopo, però, c’è stato un limite esiziale, l’incapacità di coinvolgere la città”. E aggiunge: “Con Marino dobbiamo dialogare. Gli chiederò un incontro presto come lo chiederò anche a Rutelli e Veltroni”. E dell’ipotesi di appoggio al M5S dice: “Puntiamo a vincere le Amministrative. Se non riusciamo ad arrivare al ballottaggio non escludo, non solo a Roma, la possibilità di sostenere il M5S”

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