Roma, 14 nov. (LaPresse) – “Unità, responsabilità, per fare che cosa? Per fare il nulla. Sono stato insultato per anni perché dicevo che sui barconi potevano arrivare persone per bene ma anche terroristi. Ora ne dovrà rispondere qualcuno”. Il leader della Lega, Matteo Salvini attacca ancora una volta il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante la puntata di ‘Porta a Porta’ sugli attentati a Parigi. “L’Italia è un Paese aperto, generoso, solidale, ma che deve avere delle regole. Mi dispiace che il signore che sta scuotendo la testa sia il capo della polizia di Stato, alla guerra non si risponde con i fiorellini e con le mani che si agitano dell’inadatto ministro Alfano…”, ha proseguito Salvini. Non si è fatta attendere la replica del titolare del Viminale, presente in studio. “Non rispondo a Salvini, sapevo benissimo che avrebbe fatto questa scena. Quello che è successo a Parigi è troppo grave”, dice Alfano mentre Salvini lo incalza: “Questo fa il ministro, dovrebbe proteggere i miei figli”. Alfano non raccoglie la provocazione e conclude: “Io rilevo che mentre il popolo che era allo stadio di Francia defluiva, cantava la Marsigliese. Hollande vedrà Le Penn ci sono momenti in cui i leader dimostrano responsabilità e unità”. Ma Salvini insiste: “L’unica cosa da fare è quella di togliere le sanzioni alla Russia e intervenire militarmente. Su questo ha ragione Berlusconi”.

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142227 Nov 2015

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