Roma, 3 nov. (LaPresse) – “L’allentamento dei vincoli di finanza pubblica per gli enti territoriali previsto nel disegno di legge di stabilità contribuirà verosimilmente a rallentare la caduta della spesa in infrastrutture e opere pubbliche nelle amministrazioni locali in calo ormai dal 2009”. Così il presidente dell’Istat Giorgio Alleva durante l’audizione sulla legge di stabilità di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Secondo i dati di contabilità nazionale disponibili per l’anno 2014, gli investimenti fissi lordi delle amministrazioni pubbliche locali in prezzi correnti sono inferiori del 33,5% rispetto a quelli realizzati nel 2009. Si tratta di un calo di quasi 10 miliardi di euro che ha interessato tutte le più importanti voci di spesa: è in calo sia la spesa per i fabbricati (-44%) sia quella per gli investimenti in opere stradali e in altre opere del genio civile, scesi rispettivamente del 30% e del 46%”.
Alleva ha aggiunto che nell’insieme delle amministrazioni publiche “la spesa per investimenti fissi lordi è scesa dagli oltre 54 miliardi del 2009 ai quasi 36 miliardi del 2014” per cui “una ripresa della spesa pubblica in conto capitale risulterebbe uno strumento di rilancio della domanda, ferma restando la necessità di garantire una qualità elevata delle scelte di investimento e una maggiore efficienza nella gestione delle risorse pubbliche”. Secondo il presidente dell’Istat, va in questa direzione il piano investimenti “presentato dal governo per l’attivazione della clausola di flessibilità concessa per le spese nazionali relative a progetti cofinanziati dall’Unione europea”.
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