Roma, 2 nov. (LaPresse) – Il ‘prefetto di ferro’ non parla, sorride, ha modi gentili e per tutta la giornata ha fatto tappa nei luoghi simbolo di Roma senza rilasciare alcuna dichiarazione. Franco Tronca ha omaggiato la memoria della Capitale: da piazza Venezia alle Fosse Ardeatine, passando per San Lorenzo.

Un ‘tour’ caratterizzato dal silenzio mediatico, rotto solo da una risposta laconica davanti al monumento dell’eccidio nazista: “Questo – ha detto – è il luogo del silenzio”. Una personalità forse schiva, sicuramente diversa dall’ex sindaco Ignazio Marino che, in particolar modo nelle ultime settimane, amava molto esternare a favor di telecamera. Ma Tronca tace e ha affrontato il suo primo giorno partendo dal Cimitero Verano dove ieri ha incontrato Papa Francesco e oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la cerimonia di commemorazione dei militari caduti.

Nel pomeriggio è andato all’Altare della Patria, accompagnato dal comandante dei vigili romani Raffaele Clemente e dal presidente del municipio I, Sabrina Alfonsi, per poi recarsi alle Fosse Ardeatine. Ancora al Tempio maggiore, sul Lungotevere, dov’è stato accolto dal presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e dal rabbino capo Riccardo Di Segni, e infine a Porta San Paolo, dove ha deposto delle corone di fiori.

“Roma Capitale è una grandissima e meravigliosa città, sono veramente orgoglioso di poter prestare il mio servizio e la mia responsabilità per la Capitale della nazione” ha detto, durante la visita del parco dei Caduti del 19 Luglio 1943.

Quello che tutti attendono, dopo almeno un anno di rapporto interrotto tra Campidoglio e Palazzo Cigi, è l’incontro tra Tronca e il premier, Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio ha già definito l’ex prefetto di Milano una persona “straordinaria” che “ha fatto un lavoro sotterraneo nella gestione di una squadra delicata ed efficace come quella che ha portato al trionfo dell’Expo”.

Tronca ora, prima di lavorare sul Giubileo, tema sul tavolo dell’incontro con palazzo Chigi, dovrà formare la sua squadra. Non si sa ancora se sarà il ‘dream team‘ auspicato dal capo del governo. Il nuovo commissario di Roma lavora in silenzio.

Intanto, questa mattina, ad andare a palazzo Chigi è stato il prefetto di Roma e commissario straordinario del Giubileo, Franco Gabrielli. Un vertice per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori dell’evento che è alle porte: all’inizio dell’Anno Santo manca poco più di un mese.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata