Roma, 21 ott. ( LaPresse) – “La riforma della Rai non ci piace, meglio la Gasparri. Quindi, voteremo contro. Per quanto riguarda la trasparenza va bene l’apertura da parte del governo, ma c’era già la legge che obbligava la Rai a pubblicare gli stipendi dei dirigenti, dei giornalisti, delle star”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

“Solo che la Rai aveva mai applicato la legge – ha proseguito -. La Rai non aveva mai detto che Fazio guadagnava 5-6 milioni in due-tre anni, che la Littizzetto guadagnava 20 mila euro a puntata, che Giannini forse 500 mila euro all’anno, che Giletti 400-500 mila euro. Queste sono le cifre che si fanno. La Rai non aveva mai detto tutto questo, così come la Rai non sta dicendo che nel suo nuovo assetto dirigenziale tanto Campo dall’Orto, quanto l’ottima Maggioni non rispettano il tetto dei 240 mila euro. Queste cose la Rai non le ha mai dette, non vuole dirle”.

Secondo Brunetta infatti “con l’emendamento dei relatori, almeno, tutti i compensi sopra i 200 mila euro, giornalistici e non, saranno esplicitati, tranne che per le componenti artistiche. Questo a noi non va bene perché pensiamo che la Rai debba produrre una totale trasparenza, perché è un servizio pubblico, perché non è accettabile che ci siano remunerazioni spaventose come queste che ho citato quando dentro la Rai ci sono professionalità straordinarie che vengono remunerate un decimo, un ventesimo a parità di qualifica”. “A me piacerebbe che di tutto quello l’opinione pubblica fosse informata, finché non ci riesco non mollo”, ha concluso Brunetta.

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