Roma, 7 ott. (LaPresse) – Via libera dell’aula del Senato all’articolo 21 del ddl Boschi con 161 si, 3 no e 5 astenuti. L’articolo, che riguarda l’elezione del capo dello Stato, è stato approvato identico a come licenziato dalla Camera, dopo l’accordo raggiunto all’interno del Pd, con la propria maggioranza.

Con l’articolo 21 del ddl Boschi, approvato oggi dal Senato identico nel testo della Camera, vengono modificate le maggioranze per l’elezione del presidente della Repubblica. “Il Presidente della Repubblica – si legge – è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dell’assemblea. Dal settimo scrutinio è sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti”. Pertanto i futuri inquilini del Colle saranno eletti dai 630 deputati e dai 100 senatori, così come previsti dal disegno di legge in esame, senza quindi i delegati regionali, come invece avviene con l’attuale articolo 83 della Carta costituzionale.

La Lega Nord ha abbandonato l’aula del Senato, durante l’esame del ddl Boschi. Ad annunciarlo era stato il capogruppo, Gian Marco Centinaio, nelle dichiarazioni di voto sull’articolo 21 del provvedimento.

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