Roma, 6 ott. (LaPresse) – “Sulla politica estera l’Italia brancola nel buio, senza alcun peso specifico a livello internazionale, senza alcuna strategia, senza alcuna idea di come affrontare e gestire le emergenze geopolitiche e quelle legate al terrorismo ed alle zone calde del pianeta”. Lo dice l’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “Nelle ultime ore abbiamo assistito a due smentite su altrettante notizie emerse, una da fonti siriane, l’altra da organi di stampa”, aggiunge. “La prima è stata ad opera della Farnesina che ha rigettato l’ipotesi, venuta fuori nella giornata di ieri, secondo la quale il governo italiano avrebbe pagato un riscatto di 11 milioni di euro per il rilascio di Greta e Vanessa, le ragazze italiane rapite in Siria lo scorso anno. La seconda smentita arriva invece stamane dopo che il ‘Corriere della Sera’ ha aperto la sua prima pagina con la notizia di raid aerei italiani in Iraq contro le postazioni Isis”. Secondo Brunetta: “Questa è la fotografia oggettiva della politica estera del nostro Paese. Indiscrezioni tirate fuori da fonti locali o da media e smentite dai Ministeri coinvolti. Nulla più”.
“Per il resto la nostra collocazione nello scenario globale e internazionale è affidata al caos, ai sospiri del momento, a improbabili congetture di questo o quel ministro o magari di un presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sempre più distratto dalle miserie di casa Pd e sempre meno presente nei tavoli che contano – argomenta Brunetta – In questa cornice stride ancora di più l’esclusione di Forza Italia dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che ha un ruolo fondamentale e che ci vede vergognosamente esclusi dalla conoscenza e dalla discussione di dossier essenziali per la sicurezza del Paese”. “Per tutte queste ragioni riteniamo che i temi della politica estera e delle crisi internazionali debbano essere trattati al più presto in una specifica seduta del Parlamento, che dovrà discutere, analizzare e decidere in merito a queste delicatissime vicende”, conclude.
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